martedì 23 Settembre 2025
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Piemonte

Sciopero generale in Piemonte: CGIL in mobilitazione per i diritti del lavoro

Venerdì 19 settembre il Piemonte e l’Italia intera saranno teatro di un’ampia mobilitazione sindacale, indetta dalla CGIL, che coinvolge un vasto spettro di settori produttivi e servizi.

Questa giornata di sciopero e manifestazioni non è un evento isolato, ma si configura come una risposta articolata a crescenti preoccupazioni riguardanti il futuro del lavoro, la stabilità economica e la tutela dei diritti dei lavoratori.

La protesta, che vedrà un’adesione diffusa, non si limita a una mera interruzione dell’attività lavorativa; rappresenta un atto di rivendicazione e un appello al governo e alle istituzioni affinché affrontino con urgenza le criticità emergenti.

Settori chiave come la metalmeccanica, con giganti industriali come Stellantis, Marelli e Avio, l’edilizia, con aziende come Fassa Bortolo e Heidelberg, il comparto chimico, quello dei trasporti e della logistica, il commercio e i media, vedranno i propri lavoratori incrociare le braccia per un periodo variabile, a testimonianza della diversità delle istanze avanzate.
Particolare attenzione è rivolta al settore agroindustriale, in un contesto di trasformazioni profonde e sfide legate alla sostenibilità e alla sicurezza alimentare, e al mondo bancario, sempre più segnato dalla digitalizzazione e dalla precarizzazione del lavoro.
L’impiego nel pubblico impiego e nell’istruzione, pur non aderendo allo sciopero in senso stretto, parteciperà alla mobilitazione con assemblee partecipate, indossando simboli di lutto come segno di protesta e richiamo alla necessità di un ripensamento delle politiche sociali.

La scelta di organizzare manifestazioni in tutte le province piemontesi, da Asti a Cuneo, da Novara a Vercelli, evidenzia l’ampiezza e la radicata complessità delle problematiche sollevate.
Il programma prevede una serie di presidi e cortei che attraverseranno le principali piazze delle città, creando un panorama di voci e istanze che si uniscono per chiedere un futuro lavorativo più equo, sicuro e dignitoso.

La scelta di luoghi simbolici, come il Teatro Regio di Torino, sottolinea l’impatto trasversale della crisi e la necessità di un impegno collettivo per superarla.
L’azione sindacale mira a stimolare un dibattito pubblico ampio e costruttivo, in grado di affrontare le sfide del presente e costruire un futuro del lavoro che risponda alle esigenze di tutti i cittadini.
La mobilitazione del 19 settembre, quindi, si configura come un tassello fondamentale di un percorso più ampio e complesso, volto a rivendicare diritti e a promuovere un modello di sviluppo economicamente sostenibile e socialmente inclusivo.

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