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Poggio la Croce: Nuove Scoperte Svelano la Vita degli Etruschi nel Chianti

Nel cuore del Chianti fiorentino, a San Casciano Val di Pesa, emerge un nuovo capitolo nella comprensione della storia etrusca e della sua interazione con il territorio.

L’area di Poggio la Croce, situata tra San Casciano e Greve in Chianti, rivela, dopo un decennio di scrupolose indagini archeologiche, un complesso insediamento che trascende la semplice necropoli, offrendo una finestra privilegiata sulla vita e le dinamiche di una comunità etrusca tra il VII e il III secolo a.
C.
Questa scoperta non si limita alla mera identificazione di reperti; essa ricostruisce un percorso evolutivo che parte da un’antica area funeraria per culminare in un insediamento fortificato di altura, un vero e proprio villaggio protetto da mura e caratterizzato da attività produttive cruciali per l’epoca: la fusione dei metalli.

La presenza di strutture dedicate alla metallurgia testimonia l’importanza strategica del sito, probabilmente un nodo cruciale per l’approvvigionamento e la lavorazione delle risorse minerarie.

Il fulcro dell’interesse scientifico è rappresentato dalla stele funeraria recante un’iscrizione in lingua etrusca, un documento epigrafico di inestimabile valore.
L’iscrizione, decifrata, rivela il nome del defunto, “Mi Mamarke”, un individuo vissuto nel VI secolo a.
C.
, il cui nome, scritto in alfabeto etrusco centro-settentrionale, contribuisce ad arricchire il lessico e la paleografia di una cultura spesso avvolta nel mistero.
La stele rappresenta una rara opportunità per tracciare genealogie, ricostruire reti sociali e comprendere meglio le credenze religiose dell’epoca.

L’importanza del sito di Poggio la Croce non risiede solo nel suo valore archeologico, ma anche nella sua integrazione in un contesto naturalistico di pregio.
L’area, con la sua morfologia collinare e la ricchezza di flora e fauna, offre una prospettiva inedita sull’interazione tra l’uomo e l’ambiente nell’antichità.

L’archeologo Michele Bueno sottolinea come l’insediamento abbia saputo sfruttare le risorse naturali e adattarsi al territorio, lasciando tracce tangibili che ci permettono di ricostruire la sua storia.

Il percorso museale a cielo aperto di Poggio la Croce si integra perfettamente con il prestigioso sito della Tomba dell’Arciere, ampliando il progetto di archeologia diffusa del Comune di San Casciano e dialogando attivamente con il Museo Ghelli, custode dei reperti rinvenuti nelle diverse aree di scavo.

L’iniziativa, promossa dal sindaco Roberto Ciappi, mira a promuovere la valorizzazione culturale del territorio, rendendo accessibile al pubblico un patrimonio storico e artistico di eccezionale importanza e contribuendo a creare un’offerta turistica diversificata e di alta qualità.

Questo percorso non è solo un viaggio nel passato, ma un invito a riflettere sull’evoluzione delle società, sull’importanza della conservazione del patrimonio culturale e sulla necessità di un approccio integrato che coniughi archeologia, natura e sviluppo sostenibile.

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