Problemi di inondazioni a Torino: rifacimento del piano viario di via Roma in discussione

Date:

06 agosto 2024 – 09:45

I frequenti episodi di inondazioni che colpiscono le strade delle città dovrebbero essere un campanello d’allarme per i promotori del rifacimento del piano viario di via Roma, spingendoli a rivalutare il progetto. Alzare il livello del manto stradale fino al bordo dei marciapiedi potrebbe causare l’allagamento delle zone pedonali sotto i portici e dei negozi. I percorsi pedonali attualmente sicuri, grazie alla loro elevazione e alla protezione offerta dai portici, rischiano di trasformarsi in veri e propri corsi d’acqua. In tutto il mondo, i marciapiedi sono solitamente rialzati di almeno una dozzina di centimetri rispetto alla carreggiata adiacente, spesso ospitando griglie di scarico delle acque piovane, considerate più efficienti dei tradizionali tombini. Questa soluzione rappresenta anche una barriera fisica contro le acque che scorrono sulla superficie stradale durante le precipitazioni. Tuttavia, è legittimo chiedersi cosa accadrà tra qualche anno: verrà realizzata una rete adeguata per lo smaltimento delle acque? Come si eviterà che l’acqua piovana finisca sotto i portici? Quali misure saranno adottate per garantire la sicurezza dei pedoni?Forse il sindaco e gli assessori competenti non hanno tenuto conto del fatto che a Torino sembrano esistere solo due stagioni: l’inverno e l’estate. La primavera e l’autunno sembrano ormai scomparsi, rendendo difficoltoso passeggiare all’aria aperta come dimostra il tratto pedonalizzato di via Roma, dove la maggior parte dei torinesi preferisce passare sotto i portici. Lo stesso avverrà nel nuovo tratto compreso tra piazza Carlo Felice e piazzetta CLN: nonostante la zona sia stata resa pedonale, i cittadini continueranno a preferire il riparo dei portici per ammirare le vetrine. Questa politica avventata costringerà automobilisti e residenti a lunghi tragitti alternativi per evitare le aree pedonali designate, con conseguente aumento dell’inquinamento ambientale.A fine maggio ho ricevuto una multa di 37 euro per un biglietto caricato sulla mia tessera BIP risultato scaduto nonostante abbia validato regolarmente con l’obliteratrice. Ho presentato un reclamo presso Gtt sia per la divulgazione impropria dei mie dati personali davanti a terzi, sia per la tempistica restrittiva che imponeva un pagamento immediato o un aumento dell’ammenda da 36 a 62 euro.

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