sabato 20 Settembre 2025
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Lainate, aggressione choc: uomo tenta di strangolare vicina e figli.

Nella quiete serale di Lainate, una vicenda drammatica ha sconvolto la tranquillità di una comunità, mettendo a nudo dinamiche di convivenza tese e rischiando di sfociare in una tragedia irreparabile.

Un uomo di 48 anni, le cui motivazioni rimangono al momento oggetto di indagine, ha perpetrato un atto di violenza premeditata all’interno dell’abitazione di una vicina dominicana di 44 anni, innescando una sequenza di eventi angoscianti.
L’aggressione, consumatasi nella serata di ieri, si è manifestata con una escalation di azioni studiate per terrorizzare la donna e i suoi figli.

L’uomo, con un gesto mirato a privare la famiglia di un elemento essenziale come l’energia elettrica, ha inizialmente manomesso il contatore, creando un clima di paura e incertezza.

Questa azione preliminare, apparentemente banale, rivela una pianificazione dell’aggressione e un intento di isolare le vittime.

La successiva irruzione forzata nell’abitazione, con la porta sfondata, ha segnato l’inizio della violenza fisica.

L’uomo, in stato di alterazione, ha immediatamente attaccato la donna, tentando di strangolarla in presenza dei suoi figli minori.
Questo atto, gravissimo, ha configurato un chiaro tentativo di omicidio, aggravato dalla vulnerabilità delle vittime e dalla presenza di minori testimoni dell’aggressione.
In un gesto di coraggio e resilienza, la figlia quattordicenne, reagendo all’attacco subito dalla madre, ha utilizzato un oggetto di uso comune, una bottiglia di vetro, per difendere la famiglia.
L’atto, pur dettato dall’istinto di protezione, ha avuto un impatto significativo, costringendo l’aggressore a desistere e aprendo la strada all’intervento delle forze dell’ordine.
L’uomo, ferito a seguito dell’atto di difesa della ragazza, ha tentato una fuga maldestra, intercettata tempestivamente dai carabinieri della compagnia di Rho, allertati dalle segnalazioni dei vicini.
La donna, pur non riportando ferite gravi, ha ricevuto cure mediche presso l’ospedale di Rho.

L’aggressore, dopo una visita medica presso l’ospedale San Carlo di Milano, è stato rinchiuso nel carcere di San Vittore, in attesa di un processo che dovrà chiarire le ragioni alla base di un gesto così violento e le eventuali responsabilità aggravanti.

La vicenda solleva interrogativi sulla sicurezza delle comunità locali e sulla necessità di interventi mirati per prevenire e contrastare fenomeni di violenza domestica e aggressioni in contesti abitativi.

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