Il dibattito sulla riforma dell’imposta di soggiorno è acceso e pieno di incertezze. Il vicepresidente dell’Anci, Mattia Palazzi, esprime preoccupazioni sulle possibili conseguenze di questa bozza di riforma. L’idea di un nuovo schema tariffario basato sul numero di persone e sul prezzo della camera solleva dubbi sui potenziali effetti sul gettito dei Comuni. La mancanza di confronto su queste variazioni finanziarie è motivo di allarme, così come l’assenza di piani per rafforzare i controlli.Palazzi sottolinea che l’attuale proposta potrebbe compromettere la raccolta dei dati sui pernottamenti, rendendoli inutilizzabili. Questo rischio potrebbe portare a perdite significative per le casse comunali, proprio in un momento in cui l’aumento del turismo comporta anche maggiori costi per i servizi locali, come la gestione dei rifiuti, i trasporti e la sicurezza urbana.Il sindaco di Mantova invita il governo a evitare decisioni affrettate e a coinvolgere l’Anci in un dialogo urgente per valutare soluzioni più bilanciate e praticabili. È necessario garantire che qualsiasi modifica all’imposta di soggiorno non crei ulteriori complicazioni per gli operatori turistici e le amministrazioni locali, ma contribuisca invece a sostenere lo sviluppo sostenibile del settore turistico nel rispetto delle esigenze delle comunità locali.
Riforma imposta di soggiorno: preoccupazioni e incertezze sul nuovo schema tariffario
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