lunedì 22 Settembre 2025
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Agrigento: Arte, Tetrapak e Riflessioni sul Futuro.

Dalle ceneri del consumo, dalla materia prima scartata – il tetrapak, emblema della nostra frenesia quotidiana – Agrigento, città dei Templi e capitale italiana della cultura, fa emergere due opere d’arte potenti e dialoganti.

Realizzate da Edoardo Malagigi, “Tempio di Tetrapak” e “End Game” incarnano una riflessione profonda sul nostro tempo, intrecciando arte, design, attivismo e memoria.

“Tempio di Tetrapak”, eretto nel suggestivo refettorio dell’antico monastero di Santo Spirito, si configura come un’architettura monomaterica, un caleidoscopio di colori scintillanti che racchiude in sé la cronologia del consumo.
Un mosaico di brand, come finestre spalancate su un mondo di merci, assemblato attraverso un laboratorio partecipativo che ha visto protagonisti i giovani studenti della provincia.
Questa esperienza formativa, più che un semplice esercizio di riciclo, ha rappresentato un’immersione in un processo creativo condiviso, dove la comprensione dell’urgenza ambientale e sociale si è manifestata con una freschezza e un’immediatezza spesso assenti negli adulti.

Accanto a questa celebrazione del riciclo creativo, “End Game”, collocata in Piazza Marconi, si erge come una denuncia feroce.

La figura di Pinocchio, raffigurato stanco, seduto, immerso in una palette cromatica grigia, è un’immagine iconica di esaurimento e disillusionamento.
Le incisioni tatuate sul corpo, a forma di armi, non sono un mero dettaglio ornamentale, ma un grido d’allarme contro la spirale della violenza e del commercio bellico.
L’opera, omaggio al pensatore agrigentino Danilo Dolci, simbolo di non violenza e impegno civile, invita a una profonda riflessione sulla necessità di interrompere i cicli distruttivi che affliggono il nostro pianeta.

Il titolo stesso, “End Game”, rimanda a un epilogo ineludibile, un punto di non ritorno che possiamo ancora evitare.

La realizzazione delle sculture, frutto dell’ingegno creativo di Malagigi, ha visto la collaborazione di R3direct, una realtà toscana all’avanguardia nella produzione sostenibile, che ha impiegato tecnologie innovative di stampa 3D con materiali riciclati e riciclabili.
Questa sinergia tra arte, design e innovazione tecnologica testimonia l’impegno concreto di Agrigento nel promuovere un modello di sviluppo sostenibile e consapevole.
L’iniziativa si inserisce in un programma più ampio di eventi culturali che arricchiscono il cartellone di Agrigento capitale italiana della cultura.

Come sottolinea il direttore generale di Agrigento2025, Giuseppe Parello, “Concordia”, in programma per il 26 settembre, e “Hospitium”, in arrivo il 30 settembre a Lampedusa, rappresentano ulteriori tasselli di un percorso volto a valorizzare la ricchezza culturale del territorio, a dare voce a prospettive femminili spesso marginalizzate e a promuovere un’accoglienza inclusiva e solidale.

Le opere di Malagigi, pertanto, non sono semplici installazioni artistiche, ma messaggi potenti che interrogano il nostro presente e ci invitano a costruire un futuro più giusto e sostenibile.

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