domenica 21 Settembre 2025
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Genova in mobilitazione: sciopero e protesta a sostegno di Gaza

Genova si appresta a essere teatro di una giornata di mobilitazione e protesta di ampia portata, promossa dal sindacato Usb con lo sciopero generale denominato “Blocchiamo tutto”.

L’azione, che coinvolgerà lavoratori, studenti e diverse realtà sociali, si configura come un atto di solidarietà nei confronti della popolazione palestinese, in risposta al conflitto in corso a Gaza, e a sostegno dell’iniziativa “Global Sumud Flotilla”, un’azione di pressione internazionale volta a rompere l’assedio alla Striscia.

Il fulcro dell’azione è incentrato sui varchi portuali di San Benigno e Albertazzi, cruciali nodi logistici del porto genovese, dove si prevede un massiccio concentramento di manifestanti fin dalle prime ore del mattino.
L’obiettivo dichiarato è quello di interrompere, o perlomeno significativamente rallentare, l’afflusso di merci, simbolicamente bloccando un’arteria vitale del sistema economico globale, spesso percepito come complice delle disuguaglianze e delle ingiustizie internazionali.

Allo sciopero generale Usb si sono uniti altri sindacati di base – Cobas, Cub, Adl, Sgb – testimoniando una convergenza di intenti e una condivisione di valori tra diverse anime del movimento sindacale.

Il coinvolgimento di associazioni, movimenti e collettivi autonomi, come il Collettivo autonomo lavoratori portuali, dimostra la capacità di mobilitazione e la vastità del sostegno popolare all’iniziativa.

Parallelamente, gli studenti genovesi hanno programmato due punti di partenza strategici: una concentrazione in piazza Montano, per gli istituti superiori, e un altro davanti al Rettorato dell’Università, in via Balbi.

Questi appuntamenti, entrambi fissati per le ore 9:00, segnalano l’intenzione di coinvolgere attivamente la comunità studentesca, generando una nuova generazione di attivisti consapevoli e impegnati.

Il corteo studentesco, una volta formato, si dirigerà verso i varchi portuali per unirsi al blocco indetto dai lavoratori, creando una forza di pressione ancora più consistente.
Un ulteriore punto di convergenza è previsto nel quartiere di Oregina, da cui un corteo si unirà al flusso principale.
La mattinata sarà conclusa con un grande corteo cittadino, il percorso esatto del quale resta ancora da definire, in attesa di valutazioni strategiche e possibili aggiornamenti.

La complessità organizzativa di un evento di tale portata è ulteriormente complicata dalla previsione di condizioni meteorologiche avverse.
L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure (Arpal) ha diramato un’allerta arancione per temporali e rischio di allagamenti, un fattore che potrebbe impattare significativamente su orari e percorsi.

Una nuova riunione organizzativa, prevista per il tardo pomeriggio odierno, servirà a monitorare l’evolversi della situazione meteorologica e ad apportare eventuali modifiche operative.

Nonostante le incertezze, la data di protesta a Genova per Gaza è confermata, a testimonianza della determinazione degli organizzatori e della forza del messaggio che intendono veicolare: un appello urgente alla pace, alla giustizia e alla fine dell’oppressione.
L’evento rappresenta un momento cruciale per la città di Genova, un crocevia di istanze sociali e un simbolo di solidarietà internazionale.

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