09 agosto 2024 – 09:45
Il panorama urbano si è trasformato, le strade che una volta erano deserte e la città silenziosa sono solo un ricordo sbiadito. L’acquisto del pane fresco al mattino non rappresenta più una sfida, mentre le conversazioni in lingua straniera si diffondono qua e là: si ode l’inglese, il tedesco e persino il cinese. Anche se il centro non è del tutto immune dalle serrande abbassate con cartelli di “siamo chiusi per ferie”. L’esodo estivo dei torinesi ad agosto non è più quello di un tempo, quando quasi la metà della popolazione partiva per le vacanze estive. Oggi, solo un quarto dei residenti ha scelto di prendersi una pausa nella prima settimana del mese.Mentre ci si muove per la città, i parcheggi sono affollati, i ristoranti hanno code d’attesa e gli ultimi saldi offrono ancora qualche occasione vantaggiosa. I turisti sono sempre più presenti: se in passato era difficile trovarli ad agosto, ora passeggiando per il centro è facile incontrare famiglie, giovani e gruppi che esplorano la città.I commercianti si adattano ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori: le macellerie e i cocktail bar seguono il flusso delle richieste. Tuttavia, c’è anche un lato negativo: “Nonostante gli sforzi, l’anno non è stato favorevole per il commercio e molte attività devono rimanere aperte anziché concedersi delle vacanze”, spiega Maria Luisa Coppa di Ascom. Le famiglie hanno limitate risorse economiche e questo influisce sulle vendite; i negozi prolungano gli orari e cercano di sfruttare al massimo i saldi per attirare clientela fino all’ultimo momento.