09 agosto 2024 – 18:20
Gabriele Casadei, fin da quando era solo un ragazzino incollato alla tv nella sua casa a Candia Canavese, sognava di emulare le gesta del suo idolo Carlo Tacchini. Oggi, con la medaglia d’argento al collo conquistata alle Olimpiadi di Parigi a bordo della stessa canoa del suo mentore dopo una rimonta epica, Gabriele vive un finale da favola che supera ogni immaginazione. “È stato uno spettacolo!” esclama ancora incredulo al termine della gara, mentre sui social circola una foto di dieci anni fa che ritrae il giovane Casadei guardare ammirato verso Carlo Tacchini.Originario di Ivrea, luogo simbolo della canoa slalom, Gabriele ha dato i primi colpi di pagaia sul lago di casa a Candia. Il suo amore per questo sport era evidente fin dall’inizio: “È nato per la canoa,” sottolinea orgogliosa la mamma Marcella. A soli 11 anni è salito su quella canoa e non è più sceso.Riservato e semplice ragazzo, Gabriele vive a pochi passi dal lago che ha segnato l’inizio della sua avventura e dove il padre Gigi gestisce un ristorante. La sua strada sembrava già tracciata sin da giovane età e nel 2021, a soli 19 anni, ha vinto la medaglia d’oro Under 23 in coppia con Mykola Vykhodstev in Portogallo. Successivamente ha conquistato insieme a Carlo Tacchini la medaglia d’oro nella nuova distanza olimpica del C2 500 ai Giochi Europei di Cracovia nel 2023.Dopo il trionfo di Casadei, il sindaco di Candia ha ricordato un episodio significativo avvenuto un anno prima: durante un convegno del Coni sedeva accanto a uno sconosciuto quando il presidente della Federcanoa passò loro vicino dicendo: “Guarda i sindaci di Carlo e Gabriele che già si sono seduti vicini a parlare di Parigi.”