10 agosto 2024 – 10:01
Sulle pendici di una collina ripida con un’inclinazione di 54 gradi, si estendono i filari su un terreno di un ettaro e mezzo, disposti in direzione Nord-Sud, vicini tra loro. In un’area caratterizzata da scarsità d’acqua, situata tra i 900 e i 950 metri di altitudine sulla sponda sinistra della Dora Baltea, nel territorio di Villeneuve nella frazione Cumiod, si erge l’azienda vitivinicola di Nicola Rosset. Ogni vite poggia sul terreno arido producendo solo pochi grappoli dell’esclusiva varietà Petite Arvine, un vitigno che cresce soltanto in Valle d’Aosta e nel Vallese.Il vino ottenuto da queste vigne prende il nome di Sopraquota 900 e ha recentemente ricevuto un prestigioso riconoscimento: ben 98 punti su 100 dal rinomato critico enologico James Suckling per l’annata del 2022. Nicola Rosset non nasconde la sua gioia e orgoglio per questo risultato storico: “È la prima volta che un vino valdostano raggiunge tale punteggio. Sono felice, orgoglioso e persino commosso”.La denominazione “Sopraquota 900” indica chiaramente che il vino Petite Arvine può fregiarsi della DOC solo se le viti sono coltivate al di sotto dei 750 metri d’altitudine. Il successo straordinario di questo vino è attribuibile all’esposizione privilegiata delle vigne. La scelta del terreno brullo risale al lontano 1991 quando il ricercatore svizzero Charlie Bregy del Canton Vallese individuò questo luogo ideale per produrre un vino eccezionale in Valle d’Aosta.L’enologo Matteo Moretto dell’azienda Rosset spiega che Bregy fu visionario nell’anticipare la straordinaria qualità che sarebbe stata ottenuta a queste altitudini estreme. I limitati grappoli per pianta sono perfetti per concentrare le peculiarità del vino, regalando sapori intensi e profumi avvolgenti. Questa Petite Arvine rappresenta una varietà unica nel suo genere, distinguendosi dalle altre produzioni della regione per la sua eleganza e complessità sensoriale.
