lunedì 22 Settembre 2025
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Allagamenti a Milano: Emergenza Lambro e Infrastrutture al Collasso

L’emergenza idrica che affligge Milano si estende ben oltre le criticità emerse a Seveso, investendo con forza anche il bacino del Lambro.
La situazione, esacerbata da precipitazioni intense e prolungate, ha determinato un innalzamento anomalo del livello del fiume, con conseguenze tangibili che si manifestano in diverse aree urbane.
In particolare, via Vittorini, un nodo cruciale della rete viaria cittadina, ha subito l’impatto diretto dell’acqua fuoriuscita dai sistemi di drenaggio, testimonianza dell’inadeguatezza, in questa circostanza, delle infrastrutture esistenti.

L’intervento di posizionamento di paratie, seppur tempestivo, si rivela una misura parziale di fronte all’entità del fenomeno.

Le risorse dei Vigili del Fuoco sono messe a dura prova da un’ampia gamma di interventi di urgenza.

A Niguarda, nel quartiere segnato dalle acque del Seveso, la priorità è stata l’evacuazione di una scuola paritaria, un gesto che sottolinea la vulnerabilità di strutture essenziali e la necessità di piani di emergenza ben definiti e regolarmente aggiornati.
La città è disseminata di scene di disagio: automobili intrappolate in sottopassi trasformati in specchi d’acqua, interruzioni di corrente che avvolgono intere zone, indicando un impatto diretto sulle centraline elettriche, spesso situate in aree a rischio.
Questa crisi idrica non è un evento isolato, ma il sintomo di una più ampia problematica strutturale.
L’urbanizzazione selvaggia, il consumo di suolo, la riduzione delle aree verdi e la cementificazione incontrollata hanno compromesso la capacità del suolo di assorbire le acque piovane, amplificando il rischio di esondazioni.

Inoltre, la manutenzione insufficiente delle infrastrutture idrauliche, come canali di scolo e fognature, ha contribuito ad aggravare la situazione.
La gestione di un’emergenza di questa portata richiede un approccio multidisciplinare, che coinvolga non solo i soccorritori, ma anche esperti di idraulica, urbanistica e ingegneria ambientale.
È fondamentale investire in opere di prevenzione, come la realizzazione di bacini di laminazione, il ripristino di aree golenali e il miglioramento dei sistemi di drenaggio.

Parallelamente, è necessario promuovere una cultura della resilienza, che sensibilizzi i cittadini sui rischi idrogeologici e li incoraggi ad adottare comportamenti responsabili.

La ricostruzione non deve limitarsi alla riparazione dei danni materiali, ma deve mirare a rendere la città più sicura, più verde e più capace di affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici.

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