giovedì 2 Ottobre 2025
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Progetto Famiglie Fragili: Aosta rafforza l’assistenza oncologica

Il sistema sanitario regionale della Valle d’Aosta, attraverso la sua Unità Sanitaria Locale, ha attivato e potenziato un’iniziativa cruciale per rispondere a un bisogno crescente: il Progetto Protezione Famiglie Fragili (Ppff).

Dati recenti, che evidenziano un incremento significativo con l’aggiunta di 23 nuove famiglie nei soli primi sei mesi del 2025, portano il numero totale di nuclei familiari assistiti a 31 nel corso del 2024, testimoniando l’ampliamento e l’importanza strategica del progetto.

Il Ppff, nato nel 2019 in sinergia con la Rete Oncologica transfrontaliera Piemonte-Valle d’Aosta, rappresenta una risposta innovativa e integrata alla complessa realtà delle famiglie toccate da una diagnosi oncologica.
Il progetto non si limita all’assistenza medica, ma adotta un approccio olistico che considera la malattia come un evento trasformativo che impatta profondamente su tutti i membri del nucleo familiare, generando vulnerabilità multidimensionali.

L’azione concreta del Ppff è gestita da una squadra multidisciplinare all’interno della Usl, con un ruolo centrale nella valutazione dei bisogni specifici di ciascuna famiglia e nella successiva orchestrazione degli interventi.

Si tratta di un’attività di regia che prevede un costante coordinamento tra servizi sanitari, risorse sociali, interventi educativi e, elemento imprescindibile, il coinvolgimento attivo delle realtà territoriali.
Questo approccio garantisce la personalizzazione dell’assistenza, adattando le risorse e gli interventi alle esigenze individuali e contestuali di ogni famiglia.
L’obiettivo primario del progetto è facilitare l’aderenza alle cure oncologiche, un percorso spesso arduo e gravido di incertezze.

Il Ppff interviene attraverso una serie di azioni mirate, tra cui la conciliazione tra terapie mediche, impegni familiari e personali, l’agevolazione nell’accesso a servizi essenziali e il supporto emotivo.
L’impegno del volontariato, incarnato da numerosi enti del terzo settore, si manifesta in ore dedicate ad ascolto attivo, orientamento informativo e accompagnamento pratico, contribuendo significativamente a ridurre il senso di isolamento e ad aumentare la resilienza delle famiglie.

La collaborazione con il mondo del volontariato si quantifica in un impegno notevole: 174 ore di volontariato e 103 ore di supporto professionale, a testimonianza del valore riconosciuto a questa risorsa fondamentale.

Il progetto, supportato da un accordo contrattuale che ne garantisce la continuità, si configura come un investimento strategico per il benessere della comunità valdostana, un impegno a lungo termine volto a costruire un sistema di supporto capace di rispondere in modo efficace e umano alle sfide poste dalla malattia oncologica e alle sue ripercussioni sul tessuto familiare.

L’ampliamento del progetto riflette un riconoscimento sempre più profondo della necessità di un approccio integrato e centrato sulla persona per affrontare le fragilità complesse e multiple che accompagnano il percorso oncologico.

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