13 agosto 2024 – 10:45
Il settore dell’aviazione ha recentemente vissuto un incredibile boom, con una crescita del 12,1% che ha portato per la prima volta il numero di passeggeri transitati nei primi sei mesi dell’anno a superare i 100 milioni. Questo trend positivo ha coinvolto tutti i principali aeroporti italiani, tra cui spicca l’aeroporto di Fiumicino con un impressionante aumento del 26,9%. Anche altri scali importanti come Firenze (+21,9%), Catania (+12,7%) e Bari (+6,6%) hanno registrato ottimi risultati. Tuttavia, c’è un “Brutto Anatroccolo” in questa situazione: l’aeroporto di Torino, che ha visto solo un modesto incremento del 1,6%. Le ragioni di questo andamento sono chiare: la mancanza di collegamenti e i costi elevati dei voli stanno frenando lo sviluppo del traffico aereo nella regione.Un esempio lampante di questa situazione è rappresentato dai tagli ai collegamenti operati da Iberia verso Madrid durante l’orario estivo, che hanno comportato una perdita di ben 36 mila passeggeri. Ciò solleva interrogativi su chi sia responsabile di gestire efficacemente il settore aeroportuale e sulla necessità di affrontare queste sfide in modo proattivo. Attualmente si osserva un silenzio assordante da parte dei decisori politici e degli attori coinvolti nella gestione degli aeroporti.È fondamentale riconoscere che gli aeroporti rappresentano un elemento strategico per lo sviluppo turistico del nostro Paese e pertanto è indispensabile adottare misure concrete per favorire la crescita sostenibile del settore. Solo investendo adeguatamente nelle infrastrutture aeroportuali e garantendo tariffe competitive si potrà attrarre un turismo autentico e prospero nel nostro territorio. È giunto il momento che le istituzioni prendano sul serio questa sfida e agiscano con determinazione per promuovere un turismo di qualità in Italia.
