La Guardia di Finanza di Rimini ha portato alla luce un’operazione che ha coinvolto 10 individui legati al settore turistico, tra cui albergatori e imprenditori, accusati di associazione a delinquere, truffa ai danni dello Stato e truffa aggravata per ottenere finanziamenti pubblici. Grazie all’intervento del colonnello Alessandro Coscarelli e di oltre 50 militari, sono state effettuate 15 perquisizioni in tutta la provincia, con il sequestro di beni mobili e immobili per un valore superiore al milione di euro.Le indagini hanno riguardato anche società gestite da sette rinomate strutture alberghiere della riviera romagnola. Durante le perquisizioni sono stati scoperti e confiscati consistenti quantità di denaro contante, orologi di lusso e gioielli. Il cuore dell’indagine ruota attorno a una frode volta ad ottenere il “bonus vacanze”, un incentivo mirato a sostenere il settore turistico duramente colpito dalla pandemia.L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza dimostra l’impegno delle autorità nel contrastare comportamenti illeciti che minano la trasparenza e l’integrità del sistema economico. La lotta contro i furbetti della vacanza è un segnale chiaro che le istituzioni sono vigili nel garantire la corretta gestione delle risorse pubbliche e nell’assicurare che le misure di sostegno vengano utilizzate in modo lecito ed equo.
Operazione della Guardia di Finanza a Rimini contro frode turistica: sequestri per un milione di euro
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