martedì 23 Settembre 2025
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Res Tauro: Carabinieri al lavoro contro la cosca Piromalli

L’alba di oggi ha segnato l’avvio di “Res Tauro”, un’operazione di portata significativa che ha visto i Carabinieri del R.
O.

S.
(Raggruppamento Operativo Speciale) e del Comando Provinciale di Reggio Calabria stringere una rete di arresti nei confronti di presunti membri della cosca Piromalli, una delle più radicate e pericolose organizzazioni criminali presenti in Calabria.

Ventisei individui sono stati tradotti in custodia cautelare in carcere, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari, a seguito di un’inchiesta condotta dalla Distanza Procura della Repubblica, guidata dal procuratore Giuseppe Borrelli, che ha ricostruito un complesso sistema di attività illecite gestite dalla cosca.
Le accuse contestate agli arrestati delineano un quadro di profonda infiltrazione mafiosa nel tessuto economico e sociale del territorio.

Oltre all’associazione di tipo mafioso, che rappresenta il nucleo centrale dell’organizzazione e ne definisce la struttura gerarchica e le finalità, emergono reati di estorsione, perpetrata attraverso il controllo del territorio e la pretesa di tangenti per l’esercizio di attività commerciali e artigianali.

Il riciclaggio di capitali, sia in forma diretta che attraverso il meccanismo dell’auto-riciclaggio (ove i proventi illeciti vengono reimmessi nel circuito criminale per mascherarne l’origine), indica la capacità della cosca di occultare i flussi finanziari derivanti da attività illecite.
L’accusa di detenzione illegale di armi e munizioni evidenzia la disponibilità di mezzi coercitivi per imporre il proprio potere e intimidire potenziali competitors o vittime.
La turbata libertà degli incanti, in particolare nel settore degli appalti pubblici, rivela un’interferenza diretta e illegittima nelle procedure amministrative, alterandole a proprio vantaggio e privando la collettività di opportunità e risorse.
Il favoreggiamento personale, il trasferimento fraudolento di valori e l’utilizzo di complesse tecniche finanziarie attestano la sofisticazione dell’organizzazione e la sua capacità di eludere i controlli delle autorità.

“Res Tauro” non si configura solo come un’azione repressiva, ma rappresenta una fase cruciale di un’indagine più ampia, volta a disarticolare la struttura della cosca Piromalli, a tracciare i flussi finanziari illeciti e a identificare i complici e i prestanome che hanno contribuito a sostenere le attività criminali.
L’aggravante del metodo mafioso, presente in tutte le accuse, sottolinea l’utilizzo sistematico della violenza, dell’intimidazione e della forza per perseguire gli interessi dell’organizzazione e consolidare il suo potere.
L’operazione mira a restituire legalità e sicurezza al territorio, contrastando l’ombra della criminalità organizzata e promuovendo una cultura della legalità e della trasparenza.

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