Nel corso dell’ultimo mese di giugno, l’indebitamento delle amministrazioni pubbliche è aumentato considerevolmente di 30,3 miliardi di euro rispetto al periodo precedente, raggiungendo così la cifra complessiva di 2.948,5 miliardi. Questo incremento è stato principalmente determinato dal fabbisogno delle amministrazioni stesse, che ha contribuito per 15,3 miliardi di euro, nonché dalla crescita delle disponibilità liquide del Tesoro pari a 13,5 miliardi (raggiungendo un totale di 45,4 miliardi). Va inoltre considerato l’impatto generato dagli scarti e dai premi legati all’emissione e al rimborso dei titoli di Stato, dalla rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e dalle variazioni dei tassi di cambio per un valore complessivo di 1,4 miliardi.Parallelamente a questo scenario finanziario, nel medesimo periodo le entrate fiscali registrate nel bilancio dello Stato sono state pari a 42 miliardi di euro a giugno, evidenziando un incremento del 9,9% (equivalente a 3,8 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La Banca d’Italia ha inoltre riportato che nel primo semestre del corrente anno le entrate fiscali hanno totalizzato 248,8 miliardi di euro, con una crescita del 7,5% (pari a 17,5 miliardi) rispetto allo stesso arco temporale del precedente esercizio.Questi dati confermano la costante dinamicità e complessità del sistema economico nazionale e richiamano l’importanza della gestione oculata delle risorse pubbliche al fine di garantire una sostenibilità finanziaria nel lungo termine.
Aumento indebitamento pubblico a giugno: analisi delle entrate fiscali.
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