mercoledì 24 Settembre 2025
20 C
Milano

Rapina a Milano: Aggredito e derubato un uomo ipovedente

Un atto di violenza e prevaricazione ha scosso Milano, lasciando una profonda ferita a un uomo di 55 anni affetto da ipovedenza.
Nel pomeriggio del 12 agosto, a bordo del tram 15, in via dei Missaglia, un episodio di rapina aggravata ha visto la vittima brutalmente aggredita e derubata di due borse contenenti strumenti essenziali per la sua cura – lenti d’ingrandimento, video-ingranditori, per un valore complessivo di circa 2.000 euro.
L’aggressione, caratterizzata da una dinamica di inaudita ferocia, ha visto i due aggressori, di 29 e 42 anni, infliggere ripetute percosse con calci e pugni al volto dell’uomo, culminando con la sua violenta espulsione dal tram.

La ferocia dell’atto, oltre alla crudeltà fisica, evidenzia una profonda mancanza di rispetto verso la vulnerabilità della vittima, esacerbata dalla sua disabilità.
Trasportato d’urgenza all’ospedale Humanitas di Rozzano, l’uomo ha subito accertamenti medici che hanno rilevato ematomi significativi al volto, alle labbra e al petto, escoriazioni a entrambi i gomiti e una lacerazione alla maglia, testimonianza della violenza subita.
La prognosi, fissata a sette giorni, riflette la gravità delle lesioni fisiche.

Le indagini, condotte dalla polizia di Stato sotto la direzione della procura di Milano, hanno permesso di identificare e arrestare i due responsabili, entrambi di nazionalità marocchina e con precedenti penali.

La loro cattura assume un significato particolare, in quanto i due individui erano già detenuti presso la Casa Circondariale Francesco di Cataldo, in attesa di giudizio per un altro reato.
È significativo che uno dei due era già stato arrestato a Ferragosto, per resistenza a pubblico ufficiale, in seguito a un tentativo di fuga a bordo di uno scooter rubato, durante il quale aveva anche aggredito gli agenti delle Volanti.

Questo episodio sottolinea un comportamento reiterato di sfida all’autorità e di aggressività, evidenziando una pericolosità sociale diffusa.
L’episodio solleva interrogativi complessi relativi alla sicurezza percepita sui mezzi pubblici, alla crescente diffidenza verso la criminalità organizzata e alla necessità di rafforzare le misure di protezione per le persone vulnerabili.
La rapina, più che una perdita materiale, rappresenta una lesione alla dignità umana e un’offesa alla comunità, richiedendo una risposta severa e un impegno continuo per la prevenzione di tali atti di barbarie.

La vicenda, inoltre, pone l’accento sull’importanza di un approccio multidisciplinare che coinvolga le forze dell’ordine, i servizi sociali e le associazioni di volontariato per contrastare l’emarginazione e promuovere l’inclusione sociale.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -