mercoledì 24 Settembre 2025
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Raddoppio Orte-Falconara: più treni, sicurezza e sviluppo per la linea.

Il potenziamento infrastrutturale della linea ferroviaria Orte-Falconara, con il suo raddoppio, si configura come un intervento strategico per il sistema di trasporto nazionale, andando ben oltre la mera capacità di incremento del numero di treni in transito.

Come illustrato dalla direttrice investimenti di Rete Ferroviaria Italiana, Chiara De Gregorio, durante un sopralluogo con il Ministro Salvini nel cantiere di Genga, l’opera progetterà un significativo aumento della frequenza dei treni, stimato in un incremento da quattro a dieci all’ora, massimizzando l’efficienza della tratta.
Tuttavia, l’impatto positivo del raddoppio non si limita alla sola capacità di trasporto.

L’eliminazione dei passaggi a livello a Genga e Serra San Quirico rappresenta un beneficio cruciale per la fluidità del traffico urbano, riducendo drasticamente i disagi e i rischi per la sicurezza dei cittadini.

Questo, unitamente alla stabilizzazione del flusso ferroviario, contribuirà a una maggiore regolarità dell’esercizio, minimizzando ritardi e interruzioni del servizio.

L’opera, estesa per circa nove chilometri, si sviluppa in gran parte in variante rispetto alla linea esistente, sfruttando la morfologia del territorio con la realizzazione di sei nuove gallerie, di cui quattro già in fase di scavo.
Parallelamente, sono previsti quattro viadotti, progettati nel pieno rispetto delle normative ambientali e in considerazione della presenza del fiume Esino, elemento cruciale per la salvaguardia dell’ecosistema locale.
Il progetto prevede anche la riqualificazione delle stazioni di Genga e Serra San Quirico, trasformandole in nodi di scambio moderni e funzionali, in grado di rispondere alle esigenze di un bacino di utenza in espansione.
L’intervento si inserisce nel più ampio Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), testimoniando l’impegno del governo nel modernizzare il sistema infrastrutturale del Paese.

La tabella di marcia prevede il completamento dei lavori entro la fine del 2026, con la consegna anticipata di alcune opere già a giugno dello stesso anno, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal PNRR.

Questo investimento non solo migliorerà la connettività e l’accessibilità del territorio, ma contribuirà anche alla crescita economica e sociale dell’intera regione.

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