19 agosto 2024 – 09:00
L’inizio della settimana nei mercati finanziari dell’Asia e del Pacifico è stato caratterizzato da un mix di dinamiche contrastanti, influenzate principalmente dall’andamento dello yen e dall’attesa per il simposio dei banchieri centrali che si terrà a Jackson Hole negli Stati Uniti, previsto per giovedì prossimo. Le borse orientali hanno risentito delle prese di profitto a seguito dei consistenti rialzi registrati nella scorsa settimana. In particolare, Tokyo ha subito una flessione del 1,77%, mentre Seul si è mostrata debole con un calo dell’1,07%. Al contrario, Taiwan ha registrato un modesto aumento dello 0,27% e Sidney ha guadagnato lo 0,12%. Al momento degli scambi, Hong Kong (+0,84%), Shanghai (+0,46%), Mumbai (+0,07%) e Singapore (-0,05%) hanno mantenuto una certa stabilità. I future relativi all’Europa e agli Stati Uniti sono in territorio negativo in attesa dell’indice predittivo statunitense di luglio. Nel frattempo l’oro ha registrato un incremento del 1,56% raggiungendo quota 2.503,23 dollari l’oncia grazie alle speculazioni su un possibile taglio dei tassi d’interesse negli USA. Al contrario il greggio (Wti -0,67% a 76,14 dollari al barile) e il gas naturale (-0,6% a 39,4 euro al MWh) hanno mostrato una tendenza al ribasso. Il differenziale tra i titoli di stato decennali italiani (Btp) e tedeschi (Bund) è salito a 138,6 punti con i rendimenti annui rispettivamente al 3,6% per l’Italia (-2,1 punti) e al 2,22% per la Germania (-2,2 punti). Il dollaro si è indebolito rispetto all’euro (0.9), allo yen (145.36) e alla sterlina (0.77), causando pressioni sui titoli dei principali esportatori giapponesi come Toyota (-3.06%), Sony (-1.16%), Nikon (-1.05%) e Casio (-0.83%). Anche i produttori di semiconduttori Socionext (-3.48%), Renesas (-3.19%) e Tokyo Electron (-3.11%) insieme alle istituzioni bancarie Nomura (-2.01%) e Chiba Bank (-2.49%) sono stati sotto pressione in questa fase di mercato volatile.
