venerdì 3 Ottobre 2025
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Ravenna Festival: Tra Tradizione, Innovazione e Comunità

Il Ravenna Festival, celebre istituzione culturale, si appresta a concludere la sua XXXVI edizione con la Trilogia d’Autunno, un evento che segna, al contempo, l’inizio di un capitolo denso di evoluzione e continuità.

La nomina di Anna Leonardi e Michele Marco Rossi a co-direttori artistici, con un incarico triennale che avrà inizio nell’edizione 2026, rappresenta una scelta strategica del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ravenna Manifestazioni, una decisione che riflette la volontà di perpetuare l’eredità artistica di Cristina Mazzavillani Muti, fondatrice e anima pulsante del Festival.

Questa transizione non implica una rottura, bensì un’evoluzione ponderata, sancita dall’unanimità di voto e dalla chiara indicazione della Mazzavillani Muti, testimoniando una visione condivisa per il futuro del Festival.
Si tratta di un passaggio generazionale che mira a consolidare il ruolo di Ravenna come fulcro culturale di rilevanza nazionale e internazionale.

Il Consiglio di Amministrazione ha espresso profonda gratitudine a Franco Masotti per il suo contributo significativo durante gli anni della sua direzione artistica, un lavoro che ha contribuito a definire l’identità unica del Ravenna Festival.

Anna Leonardi e Michele Marco Rossi, con entusiasmo e senso di responsabilità, hanno espresso la loro profonda onorificenza per l’incarico, ribadendo l’impegno a preservare e arricchire l’impronta distintiva del Festival, radicata nella visione originaria di Cristina Mazzavillani Muti.

La loro leadership si focalizzerà sulla multidisciplinarietà, la trasversalità culturale e la capacità di coinvolgere generazioni diverse, rafforzando il legame intrinseco tra arte, società e territorio.

Ravenna, con la sua ricca storia e il suo spirito accogliente, si configura come un ecosistema culturale privilegiato, un laboratorio vivace dove il presente dialoga costantemente con il passato e le nuove tendenze artistiche.

L’obiettivo è amplificare questa vocazione, trasformando il Festival in un osservatorio attento alle sfide contemporanee e in un motore di innovazione culturale.

L’esperienza pregressa di Leonardi e Rossi all’interno del Festival – con la curatela di progetti come “Chiamata alle arti” (2024) e “Cantare amantis est” (2025), quest’ultimo un progetto di portata epica che ha visto la partecipazione di oltre tremila coristi sotto la direzione di Riccardo Muti – dimostra la loro sensibilità artistica e la loro capacità di realizzare progetti ambiziosi e coinvolgenti.
Nel corso del prossimo anno, in collaborazione con Angelo Nicastro, proseguiranno il processo di definizione della programmazione, mentre dal 2027 e 2028 saranno chiamati a guidare autonomamente la direzione artistica, plasmando il futuro del Festival con la loro visione personale.

Il mandato triennale è concepito come un periodo di ascolto attivo, di ricerca approfondita e di dialogo costruttivo con la comunità locale, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra il patrimonio culturale millenario di Ravenna e le esigenze e le aspirazioni del XXI secolo, contribuendo a creare un’offerta culturale sempre più inclusiva e stimolante.

Si tratta di un percorso volto a garantire che il Ravenna Festival continui a essere un punto di riferimento imprescindibile per l’arte, la cultura e l’innovazione in Italia e nel mondo.

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