Giacomo Passeri, l’italiano che si trova detenuto nelle carceri egiziane con l’accusa di spaccio di droga, è stato condannato a scontare una pena di 25 anni. Il tribunale del Cairo ha emesso questa sentenza dopo che la famiglia aveva denunciato le condizioni disumane in cui versava il detenuto, definendolo in uno stato d’abbandono e privo delle cure necessarie dopo un intervento chirurgico. La notizia della condanna è stata resa pubblica dalla stessa famiglia, che però aveva parlato inizialmente di ergastolo.Il caso di Giacomo Passeri ha destato grande scalpore a luglio scorso, quando sono emerse le accuse di tortura e maltrattamenti subiti durante la detenzione. Le autorità egiziane hanno respinto tali accuse e hanno proceduto con il processo che ha portato alla condanna definitiva del giovane italiano.La situazione nelle carceri egiziane è nota per le gravi violazioni dei diritti umani e le condizioni disumane in cui versano i detenuti. La comunità internazionale ha più volte sollevato critiche nei confronti dell’Egitto per il trattamento riservato ai prigionieri, chiedendo maggiori garanzie per il rispetto dei diritti fondamentali.La famiglia di Giacomo Passeri continua a lottare per ottenere giustizia e un trattamento dignitoso per il loro caro. Sperano che la sentenza possa essere riesaminata e che vengano garantite le cure necessarie al detenuto affinché possa scontare la sua pena nel rispetto della dignità umana.
Italiano detenuto in Egitto condannato a 25 anni: famiglia denuncia condizioni disumane
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