23 agosto 2024 – 00:40
Il recupero della nave Bayesian, affondata a causa dell’ingresso di acqua all’interno che ne ha determinato l’inabissamento, si preannuncia come un’operazione relativamente semplice grazie alle condizioni favorevoli in cui si trova. Nick Sloane, esperto ingegnere con tre decenni di esperienza nel settore del recupero in mare e offshore per l’industria Oil e Gas, è convinto che una volta recuperata la nave sarà possibile valutare con precisione quanto accaduto. La Bayesian, nota per le sue prestazioni veliche eccezionali e la sua stabilità anche in condizioni avverse, potrebbe aver subito danni a causa di portelloni lasciati aperti che hanno consentito l’ingresso di una grande quantità d’acqua.Nel tentativo di comprendere le circostanze che hanno portato al disastro a Palermo, Sloane ipotizza che sia stato un incidente singolare il cui mistero verrà svelato solo dopo il recupero della nave e le relative perizie. L’ingegnere sottolinea come la rapidità con cui un’imbarcazione può riempirsi d’acqua durante una tempesta renda difficile prevenire tali eventi catastrofici. La differenza tra il salvataggio del capitano e dell’equipaggio rispetto alla maggior parte dei passeggeri potrebbe essere dovuta alla tempistica nel lancio delle zattere di salvataggio, essenziale per garantire la sicurezza delle persone a bordo.Sloane riflette sulle sfide legate al recupero dei corpi in situazioni simili, evidenziando le difficoltà causate dalla profondità del mare e dalla presenza di materiali galleggianti che rendono pericolose le operazioni subacquee. Tuttavia, il piano per recuperare la nave Bayesian appare meno complesso rispetto ad altre operazioni simili come il raddrizzamento della Costa Concordia: con gru galleggianti disponibili nel Mediterraneo, sollevare l’imbarcazione sommersa a circa 50 metri di profondità potrebbe essere più agevole del previsto.