giovedì 25 Settembre 2025
14.7 C
Milano

Lombardia, maltempo: campagne devastate e futuro agricolo a rischio.

Le distese di risaie, pronte al raccolto, appaiono martoriate, i filari di mais piegati e prostrati, un allevamento ittico spazzato via dalla furia delle acque: un quadro desolante si dipana sulle campagne lombarde, a seguito delle recenti ondate di maltempo.
Secondo un’analisi dettagliata di Coldiretti Lombardia, i danni sono significativi e costanti, testimonianze tangibili di una fragilità crescente del tessuto agricolo regionale.

Oltre alla perdita immediata delle produzioni, si avverte un disagio profondo, un senso di precarietà amplificato dalle crescenti incertezze climatiche.
L’agricoltura, settore economico intrinsecamente legato alla stagionalità e alla prevedibilità dei fenomeni naturali, si rivela la prima linea di fronte alla tropicalizzazione in atto, caratterizzata da un’accelerazione degli sfasamenti stagionali e da eventi meteorologici estremi sempre più frequenti.
Non si tratta più di semplici variazioni climatiche, ma di una profonda alterazione dei ritmi naturali che rende obsolete le pratiche consolidate e impone un ripensamento radicale dei modelli produttivi.

La grandinata che ha colpito la zona sud di Milano ha lasciato un segno indelebile.

Le risaie di Paullo, ormai vicine al raccolto, e i campi di mais circostanti sono stati gravemente danneggiati.
I tecnici di Coldiretti Milano, Lodi e Monza Brianza stanno ancora quantificando l’entità complessiva delle perdite, un compito reso difficile dalla rapidità con cui si sono susseguiti gli eventi atmosferici.

Simili problematiche si registrano anche nell’area a sudovest di Milano, dove la grandine ha “rasato” intere porzioni di risaia ai confini della città, verso Rozzano.

Il dramma si ripete in altre zone della regione.
A Grandola ed Uniti, sulle rive dell’alto lago di Como, l’impeto del fiume Sanagra ha obliterato un allevamento di trote, cancellando anni di lavoro e investimento.
L’impossibilità di accedere all’area, a causa della persistenza dell’alluvione, aggrava ulteriormente la situazione, sospendendo qualsiasi attività produttiva e generando ulteriori perdite economiche.
Anche la provincia di Cremona, in particolare nel Soresinese, fa i conti con la devastazione.
Campi di mais, già provati dalla pioggia battente e dal vento impetuoso, sono stati ulteriormente colpiti dalla grandine, riducendo a zero le aspettative di raccolto.
Questi eventi, purtroppo non isolati, sollevano interrogativi cruciali sulla sostenibilità del modello agricolo attuale e sulla necessità di adottare misure di adattamento e mitigazione sempre più efficaci.

Si rende urgente investire in sistemi di allerta precoce, in infrastrutture di protezione dalle intemperie e in varietà di colture più resistenti agli eventi estremi, affiancando una politica agricola che premi la resilienza e la diversificazione produttiva.
La sfida è quella di trasformare la fragilità in opportunità, costruendo un futuro agricolo più sicuro, sostenibile e capace di rispondere alle sfide del cambiamento climatico.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -