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Meloni ad Assisi: omaggio a San Francesco e identità nazionale

Il 4 ottobre, Assisi si prepara ad accogliere la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per un evento di significato profondo, culminazione di un percorso celebrativo più ampio che testimonia il legame indissolubile tra la figura di San Francesco, il suo messaggio di pace e riconciliazione, e l’identità nazionale italiana.

L’annuncio, ufficializzato in una conferenza stampa presso la sede della Giunta regionale di Perugia, ha delineato i contorni di una festa che trascende il mero rituale, proiettandosi verso l’imminente ottavo centenario della morte del Santo nel 2026.

La presenza della Presidente Meloni rappresenta un atto politico di forte valenza simbolica, sottolineando l’importanza attribuita al patrimonio spirituale e culturale che San Francesco incarna.

L’evento, che vedrà la partecipazione di rappresentanze governative, delegazioni comunali provenienti da tutto il territorio nazionale (si stima una presenza di circa ottanta) e una folla di pellegrini che supererà le duemila unità, non è un evento isolato, bensì il fulcro di un programma celebrativo esteso fino all’11 ottobre, con iniziative che si protrarranno fino alle celebrazioni nazionali del 2025.

La scelta di Assisi come luogo di commemorazione non è casuale.

La città umbra è il cuore pulsante del messaggio francescano, custode di testimonianze storiche e artistiche che narrano la vita e l’opera del santo.

La lampada votiva, alimentata quest’anno grazie al prezioso contributo dell’Abruzzo, che dona l’olio d’oliva, continua a illuminare la tomba di Francesco, simboleggiando la speranza, la fede e l’impegno per un mondo più giusto e fraterno.
La partecipazione di delegati provenienti dall’Abruzzo, regione segnata da eventi sismici devastanti, rafforza ulteriormente il significato dell’evento.
Il gesto del dono dell’olio per la lampada votiva non è solo un atto di cortesia, ma un’espressione di resilienza, solidarietà e speranza in un futuro di ricostruzione e rinnovamento, valori intrinseci al messaggio francescano.

L’evento, dunque, si configura come un’occasione per riflettere sull’eredità spirituale di San Francesco, un uomo che ha saputo interpretare il suo tempo con coraggio e umiltà, proponendo un modello di vita basato sulla semplicità, la povertà e la pace.

Un messaggio che, a distanza di otto secoli, continua a ispirare milioni di persone in tutto il mondo, e che oggi, più che mai, appare urgente e necessario per affrontare le sfide del nostro tempo: conflitti, disuguaglianze, degrado ambientale.

Le celebrazioni del 4 ottobre, in questo senso, rappresentano un invito a riscoprire i valori fondamentali dell’umanità, per costruire un futuro di speranza e riconciliazione.

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