23 agosto 2024 – 12:45
La partita è ancora aperta e il dibattito continua a tenere banco dopo le risposte della Fondazione Crt alle prescrizioni del Tesoro per evitare il commissariamento. Un tema cruciale riguarda il mancato superamento dell’attuale meccanismo di nomina dei consiglieri di indirizzo attraverso un sistema di terne di nomi forniti dai soggetti pubblici del territorio. La mancata unanimità alle modifiche su statuto e governance del nuovo assetto di Palazzo Perrone è stata determinata dall’astensione dei consiglieri Claudio Albanese e Paola Allamano, eletti rispettivamente dal Comune di Torino e dalla Città Metropolitana.La presidente di Crt, Anna Maria Poggi, ha tentato invano di convincere i due consiglieri a non astenersi prima della votazione. Nonostante ciò, il nuovo assetto è stato approvato senza unanimità. I dubbi espressi dai due consiglieri ribelli sono stati riportati nel verbale della riunione del consiglio d’indirizzo dell’altro giorno. Paola Allamano ha elogiato l’imponente lavoro svolto in tempi record ma ritiene che nell’insieme delle modifiche apportate ai regolamenti, allo statuto e alle procedure sia rimasto irrisolto l’aspetto critico relativo alla procedura di nomina dei consiglieri.Allamano considera tale modifica un atto necessario per inviare un segnale forte agli stakeholder del territorio. Anche Claudio Albanese condivide questa preoccupazione e osserva che il consiglio attuale sembra non voler affrontare l’importante questione delle modifiche statutarie relative alle terne e ai limiti imposti dalla situazione in cui un consiglio uscente nominerebbe quello successivo.Entrambi concordano sul fatto che era possibile intervenire su questo aspetto senza ulteriori indugi nelle modifiche statutarie. La chiarezza dei loro interventi evidenzia la necessità di affrontare tempestivamente questi nodi cruciali per garantire una governance efficace e trasparente nella Fondazione Crt.