Accusa di persecuzione religiosa in Ucraina: il metropolita Kirill chiede intervento internazionale

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Il metropolita Kirill, massimo rappresentante della Chiesa ortodossa russa, ha sollevato un’accusa grave nei confronti dell’Ucraina, sostenendo che il Paese stia perpetrando atti di persecuzione nei confronti dei credenti. La decisione ucraina di vietare la Chiesa ortodossa legata a Mosca ha suscitato forte preoccupazione nel patriarca, il quale ha deciso di chiedere un intervento da parte della comunità internazionale. In particolare, Kirill ha invitato i leader religiosi cristiani di tutto il mondo, compreso Papa Francesco, e le organizzazioni internazionali a sollevarsi in difesa dei fedeli che sarebbero oggetto di persecuzioni in Ucraina. Il patriarca russo ha sottolineato la gravità della situazione definendola “critica” e auspicando un’immediata presa di posizione per proteggere i diritti e le libertà religiose minacciate nel Paese vicino. Le sue parole sono giunte proprio nel giorno in cui il presidente ucraino ha promulgato una legge che vieta l’operato del ramo legato alla Russia della Chiesa ortodossa in territorio ucraino, alimentando ulteriormente le tensioni tra le due nazioni confinanti.

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