25 agosto 2024 – 00:40
Durante la notte sul veliero Bayesian, un uomo era in plancia a vigilare mentre l’equipaggio affrontava i segnali inquietanti del downburst, potenti raffiche di vento discendente che hanno colpito improvvisamente lo yacht. Nonostante il pericolo imminente, nessuno ha pensato di svegliare i sei passeggeri nelle cabine durante i sedici minuti frenetici prima dell’abbandono della nave. Anche se il cuoco Thomas Recaldo ha tentato invano di avvertire gli altri passeggeri prima di morire tragicamente all’esterno della nave, la situazione era ormai fuori controllo. Questo momento critico è uno degli aspetti oscuri del dramma che ha portato al naufragio del Bayesian vicino alle coste palermitane intorno alle 4 del lunedì.Nell’ambito dell’inchiesta condotta dal procuratore della Repubblica di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, emerge una dichiarazione significativa da parte del pm Raffaele Cammarano che solleva interrogativi cruciali: “Il veliero non si è inabissato in maniera improvvisa. In quei minuti le condizioni meteorologiche sono peggiorate drasticamente e sarà fondamentale comprendere le tempistiche precise di quanto accaduto”. La complessità degli eventi che hanno portato alla tragedia sottolinea l’importanza di analizzare attentamente ogni dettaglio per ricostruire con precisione la sequenza degli avvenimenti e individuare eventuali responsabilità.La tragica vicenda del Bayesian mette in luce non solo la forza imprevedibile della natura ma anche la necessità di adottare misure rigorose per garantire la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio durante le traversate in mare aperto. Il ricordo delle vittime e il dolore dei sopravvissuti devono servire da monito per promuovere una maggiore consapevolezza sui rischi legati alla navigazione e all’importanza di rispettare scrupolosamente le norme di sicurezza marittima.