27 agosto 2024 – 00:40
Nel corso dell’interrogatorio durato diverse ore presso la procura di Termini Imerese, James Cutfield non è riuscito a fugare i dubbi dei magistrati, che hanno proceduto a notificargli formalmente un avviso di garanzia per reato di naufragio e omicidio colposo plurimo in relazione alla tragedia che ha coinvolto il veliero Beyesian. Il capitano sarà nuovamente convocato per ulteriori chiarimenti, affiancato dai legali Aldo Mordiglia, esperto di diritto marittimo internazionale e Giovanni Rizzuti. Si prevede che durante l’udienza odierna Cutfield si avvarrà del diritto di non rispondere riguardo ai sedici minuti critici in cui l’imbarcazione è stata travolta dalle raffiche di vento, come riportato dai dati del sistema di tracciamento Ais. Nessun membro dell’equipaggio ha lanciato l’allarme né verso terra né tra i passeggeri a bordo durante quel tragico momento. L’inchiesta sull’affondamento dello yacht e sulle sette vite perse coinvolge anche Tijs Koopmans, ufficiale capo della nave precipitata nelle acque antistanti il molo di Porticello, a Santa Flavia, provincia di Palermo, il 19 agosto scorso. Ulteriori atti sono stati notificati anche nei suoi confronti e Koopmans sarà interrogato senza lasciare la Sicilia. Le indagini proseguono con l’esame delle immagini dello scafo a 50 metri di profondità, mentre rimangono ancora molte domande irrisolte sulla situazione delle chiusure del tender e della sala macchine, nonché sulla posizione della deriva mobile. In particolare, ci si interroga su quanto sia avvenuto tra le ore 3:50 e le 4:06 quando è stato emesso il segnale automatico di affondamento, mentre le autopsie sulle vittime verranno eseguite da domani fino a venerdì al fine di fare chiarezza su questa drammatica vicenda.