Il 12 ottobre, Napoli si è trovata di fronte a un annuncio carico di significato, emerso da un concerto pubblico orchestrato dalla ‘Nuova Orchestra Scarlatti’ (NOS).
L’evento, più che una semplice esibizione musicale, si è configurato come un segnale d’allarme, una comunicazione trasparente volta a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni riguardo al futuro incerto dell’orchestra, fondata 32 anni fa e composta da circa cinquanta musicisti.
Il maestro Gaetano Russo, fondatore e direttore artistico, ha esplicitamente dichiarato che la chiusura dell’orchestra è un’opzione concreta al 2026, a meno che non venga intrapresa un’azione di supporto economico strutturale da parte delle istituzioni locali e nazionali: Ministero della Cultura, Regione Campania, Città Metropolitana e Comune di Napoli.
Questa necessità non è un’esigenza isolata, ma una richiesta urgente per garantire la sopravvivenza di un’eccellenza culturale che, come altre orchestre sinfoniche italiane, merita un sostegno adeguato.
Il dramma che si profila non è solo la perdita di un’orchestra, ma la fuga di talenti.
La NOS Junior, un progetto formativo che coinvolge circa cento giovani musicisti, rischia di essere svuotata, privando Napoli di un vivace ecosistema di competenze e passioni irripetibili.
Il maestro Russo ha espresso amarezza per la mancanza di ascolto da parte della Regione Campania durante l’amministrazione De Luca, evidenziando una frattura che ha reso difficile l’accesso a risorse fondamentali per la crescita e il mantenimento dell’orchestra.
Il concerto del 12 ottobre non si è proposto come un semplice intrattenimento.
Russo ha voluto creare un “concerto informativo”, un momento di dialogo diretto con il pubblico e con i rappresentanti delle istituzioni, invitati a partecipare attivamente alla discussione.
L’intento è quello di informare un pubblico spesso distratto o poco consapevole delle complessità che gravano sulle realtà culturali come la NOS.
Il maestro Russo ha voluto sottolineare che questo non è un nuovo appello, poiché precedenti richieste sono rimaste inascoltate.
La vera urgenza è la necessità di creare consapevolezza, di fornire gli strumenti per comprendere le difficoltà e le sfide che l’orchestra sta affrontando.
Durante l’evento, Russo ha interrotto l’esecuzione musicale per condividere informazioni dettagliate sulla situazione finanziaria, sulle attività svolte e sull’impatto che la sua possibile scomparsa avrebbe sul tessuto culturale napoletano e sulla formazione delle nuove generazioni di musicisti.
La speranza è che questa comunicazione trasparente possa innescare una riflessione profonda e un impegno concreto per il futuro della ‘Nuova Orchestra Scarlatti’.