sabato 27 Settembre 2025
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Matrimonio Sforza a Camerino: un tuffo nel Rinascimento

Un viaggio nel tempo, un’immersione nella Camerino del XV secolo: domenica 28 settembre, il sagrato della Basilica di San Venanzio Martire si trasformerà in un palcoscenico per la rievocazione suggestiva del matrimonio tra Alessandro Sforza e Costanza da Varano.

L’evento, che si preannuncia come un’esperienza unica, non è solo una celebrazione storica, ma un tassello fondamentale di un progetto più ampio, “Nozze Sforzesche”, che ambisce a restituire alla luce le complessità e la magnificenza delle corti rinascimentali.
Il 1444, anno delle esequie nuziali, vide i festeggiamenti raggiungere l’apice nella Rocca di Sentino, dove la presenza del maestro di danza Guglielmo Ebreo da Pesaro, poi conosciuto come Giovanni Ambrosio, arricchì ulteriormente l’evento.

Ambrosio, figura di spicco nel panorama coreografico europeo del tempo, incarnò l’innovazione artistica che caratterizzò l’epoca, portando le danze a un livello di raffinatezza e virtuosismo mai visti prima.
La rievocazione offrirà al pubblico l’opportunità di ammirare alcune delle basse danze più eleganti del periodo, tra cui l’Alessandresca, coreografia commissionata da Guglielmo Ebreo in onore degli sposi.

Quest’opera, più che una semplice sequenza di passi, rappresenta un manifesto di valori aristocratici: grazia, virtù, nobiltà d’animo e splendore estetico, elementi essenziali per definire l’immagine ideale del principe e della principessa rinascimentali.

La Corsa alla Spada e Palio, presieduta da Donatella Pazzelli, promuove questo evento come parte integrante di una più ampia visione storica e culturale.
La rievocazione non è un episodio isolato, ma un ponte verso il futuro, anticipando la quarantacinquesima edizione della Corsa alla Spada, prevista per il maggio 2026.
L’unione tra Alessandro Sforza e Costanza da Varano fu un connubio di destini e strategie.

Costanza, figlia di Piergentile da Varano ed Elisabetta Malatesta, proveniva da una dinastia che per secoli esercitò un ruolo di primo piano nella politica locale.
La sua parentela con Giulio Cesare da Varano, figura emblematica della stessa dinastia, sottolinea la sua posizione di spicco all’interno della società camerinese.

Il matrimonio con Alessandro Sforza, fratello del futuro Duca di Milano Francesco Sforza, trascendeva la semplice unione personale: si trattava di un’alleanza politica di vasta portata, finalizzata a consolidare il potere e a rafforzare il legame tra due influenti casate del panorama italiano.

Ma Costanza fu molto più che una pedina in un gioco di potere.
Donna colta e raffinata, incarnò l’ideale della dama rinascimentale, appassionata di arti, musica e letteratura.
La sua presenza arricchì la vita di Alessandro Sforza e contribuì a plasmare la cultura della corte, testimoniando la vitalità e la complessità di un’epoca di straordinaria trasformazione.
La rievocazione rappresenta, dunque, un omaggio non solo alla storia, ma anche all’eredità culturale e intellettuale di una donna eccezionale.

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