Nel cuore del centro storico di Crotone, un’operazione mirata della Polizia di Stato ha portato all’arresto di due adolescenti, entrambi diciassettenni, sospettati di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’azione, orchestrata in linea con le direttive del Questore Renato Panvino, rappresenta un ulteriore tassello nella strategia di contrasto alla criminalità minorile e alla micro-criminalità che affligge il tessuto urbano.
L’indagine, sviluppatasi attraverso un’attenta attività di osservazione e pedinamento da parte della Squadra Volante, ha permesso di isolare i due giovani, uno dei quali già noto alle autorità per precedenti coinvolgimenti con la giustizia.
I movimenti e le interazioni dei ragazzi, in particolare i contatti frequenti con figure precedentemente identificate come potenziali acquirenti e fornitori, hanno destato i sospetti degli investigatori.
Per rendere più difficoltosa la rilevazione da parte delle forze dell’ordine e per gestire in maniera più riservata la conservazione della merce, i due minorenni, pur essendo residenti nella città, avevano scelto di ricavare un rifugio temporaneo in un Bed e Breakfast situato nel centro storico.
Questa scelta strategica, volta a eludere controlli e perquisizioni domiciliari, è stata interpretata dagli inquirenti come un tentativo di proteggere l’attività illecita.
La perquisizione del BeB ha permesso di rinvenire un quantitativo significativo di hashish, quantificato in 57 grammi, unitamente a strumentazione tipica di chi opera nel settore dello spaccio: un bilancino di precisione per dosare le sostanze, materiale di imballaggio per la preparazione delle dosi e una somma di denaro contante, pari a circa 200 euro, presumibilmente derivante dalla vendita dello stupefacente.
L’insieme di questi elementi ha fornito una prova sostanziale a sostegno delle accuse.
A seguito dell’arresto, i due diciassettenni sono stati trasferiti presso l’Istituto Penitenziario per i Minorenili di Catanzaro, in attesa di essere messi a disposizione della Procura della Repubblica per i Minorenni.
L’autorità giudiziaria inquirente ha convalidato la misura cautelare, evidenziando la gravità dei fatti e la necessità di un approfondimento delle indagini per accertare l’eventuale coinvolgimento di ulteriori soggetti e per ricostruire le dinamiche dell’organizzazione criminale minorile.
L’operazione sottolinea l’impegno costante delle forze dell’ordine nella tutela della sicurezza pubblica e nella prevenzione della devianza giovanile, con l’obiettivo di sottrarre i giovani al rischio di coinvolgimento in attività illegali e di offrire loro un futuro più sano e costruttivo.