Indagini concluse sull’incendio di Aymavilles: intricati dettagli e responsabilità emergono

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29 agosto 2024 – 09:01

A distanza di poco più di un anno dal devastante incendio che ha colpito Aymavilles il 19 luglio dello scorso anno, la procura ha concluso le indagini, portando alla luce intricati dettagli sulle cause e sulle responsabilità legate a quella terribile tragedia ambientale. Le fiamme, in breve tempo, hanno divorato 115 ettari di bosco, danneggiando gravemente abitazioni e compromettendo l’intera vegetazione circostante. La procura si è concentrata su due principali linee investigative: una volta riguardante l’origine dell’incendio e un’altra relativa ai presunti ritardi nelle operazioni di spegnimento.Emergono così undici figure coinvolte in vario modo nella vicenda, tra cui i vertici della Deval e della Sky Aviation srl, società che gestisce i servizi di elicotteri impiegati anche per le operazioni antincendio. Accuse pesanti come incendio boschivo colposo, inquinamento ambientale e violazioni contrattuali vengono mosse ai vari indagati, tra cui spiccano nomi come Giorgio Pession presidente del consiglio di amministrazione della Deval, Christian Gagliardo pilota elicottero e il capo della Protezione civile Valerio Segor.Ma non è tutto: un terzo capitolo investigativo si apre sulla presunta rivelazione del segreto d’ufficio da parte del comandante del Corpo forestale della Valle d’Aosta Luca Dovigo. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri e dal Corpo forestale stesso, l’incendio non sarebbe stato causato da un mozzicone di sigaretta come inizialmente ipotizzato, ma da un guasto alla linea elettrica presente sul luogo. L’accusa sostiene che la Deval avrebbe trascurato la manutenzione necessaria della Linea 23 ad Aymavilles, consentendo così l’intrusione di materiale vegetativo lungo i cavi che ha provocato il cortocircuito responsabile dell’incendio.Questa intricata vicenda mette in luce le gravi conseguenze delle negligenze e degli errori umani sull’ambiente circostante, evidenziando la necessità di maggiore attenzione e responsabilità nell’affrontare situazioni potenzialmente pericolose per la natura.

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