Il presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, ha presentato al Parlamento un progetto di modifica che coinvolge ben 27 articoli della legge n. 641 del Codice penale. Questa proposta è ora all’attenzione della Commissione Giustizia e Affari Legali del Parlamento e si prevede che venga approvata entro il 3 settembre.Tra le principali novità introdotte spiccano le modifiche all’articolo 16 del Codice penale riguardante il “principio di universalità”. La riforma prevede che le leggi penali nicaraguensi saranno estese anche ai cittadini nicaraguensi o stranieri che, al di fuori del territorio nazionale, commettono reati come il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo. Inoltre, l’aggiornamento dell’articolo 16 include l’elenco di 16 nuovi reati, tra cui qualsiasi atto illegale contro la pubblica amministrazione del Nicaragua. Con l’approvazione di questa riforma, il governo guidato da Ortega potrà perseguire i responsabili di tali crimini al di fuori dei confini nazionali con pene che possono arrivare dalla confisca dei loro beni fino alla condanna all’ergastolo.La maggior parte dei reati inclusi nella riforma che estende la giurisdizione extraterritoriale del governo nicaraguense sono stati utilizzati negli ultimi anni per reprimere gli oppositori politici e per confiscare i patrimoni di circa 5.500 organizzazioni non governative, tra cui l’ultima ad essere colpita è stata Save the Children.Questa iniziativa legislativa solleva interrogativi sul rispetto dei diritti umani e sulla libertà civile nel Paese centroamericano, poiché potrebbe essere interpretata come un ulteriore strumento per reprimere le voci dissidenti e limitare la partecipazione della società civile alla vita politica. La comunità internazionale sarà chiamata a valutare attentamente le implicazioni di queste modifiche normative sullo stato di diritto e sulla democrazia in Nicaragua.
Riforma penale in Nicaragua: estensione della giurisdizione extraterritoriale solleva preoccupazioni internazionali
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