Luigi Ferrari, rinomato chirurgo ortopedico e appassionato entomologo, insieme al figlio ventenne, si sono trovati coinvolti in un’insolita vicenda durante una vacanza nello Sri Lanka. L’accusa di contrabbando di centinaia di farfalle e piante endemiche rubate da un parco naturale ha scosso la comunità scientifica e ambientalista. Ferrari, membro di un’associazione dedicata allo studio degli insetti, è stato sorpreso con 285 esemplari chiusi in barattoli di vetro e bottiglie, oltre a foglie di piante autoctone. L’intenzione presumibilmente era quella di portarli illegalmente in Italia per motivi ancora sconosciuti.L’arresto avvenuto il 9 maggio scorso ha portato alla detenzione preventiva dei due uomini, attualmente agli arresti domiciliari nell’attesa del processo. La famiglia del medico modenese si è mobilitata per supportare i due imputati durante questa difficile situazione legale. Le autorità locali hanno agito prontamente al momento del fermo all’uscita del parco naturale di Yala, quando i ranger hanno scoperto il materiale sequestrato nei bagagli dei Ferrari.Questa vicenda ha sollevato interrogativi sulla protezione della biodiversità e sull’etica della ricerca scientifica. Il commercio illegale di specie protette rappresenta una minaccia per l’ecosistema globale e richiede una risposta decisa dalle istituzioni internazionali. Nel frattempo, la comunità scientifica si interroga sul futuro delle farfalle e delle piante rubate dal parco naturale dello Sri Lanka e sul ruolo degli appassionati come Luigi Ferrari nel preservare la bellezza della natura per le generazioni future.
Contrabbando di farfalle e piante endemiche: la vicenda del chirurgo ortopedico appassionato di entomologia.
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