L’emissione del passaporto numero 100.000 in Italia, avvenuta presso l’ufficio postale di Pescara 6, segna un punto di svolta nella strategia di digitalizzazione e semplificazione dei servizi alla persona nel nostro Paese.
Questo traguardo, raggiunto in poco più di un anno dall’avvio della convenzione tra Poste Italiane, il Ministero dell’Interno e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, testimonia l’efficacia di un modello di erogazione decentralizzato, volto a ridurre le distanze burocratiche e facilitare l’accesso ai documenti di identità per i cittadini.
La partnership pubblico-privato ha permesso di estendere un servizio essenziale, inizialmente limitato ai piccoli comuni inclusi nel progetto Polis, fino a raggiungere anche i grandi centri urbani come Pescara.
L’iniziativa non si limita al rilascio di nuovi passaporti, ma include anche il rinnovo, contribuendo a alleggerire il carico di lavoro delle questure e a ottimizzare le risorse a disposizione.
Giuseppe Lasco, direttore generale di Poste Italiane, ha sottolineato come questo servizio rappresenti un elemento chiave di inclusione sociale, dimostrando l’impegno di Poste Italiane nel fornire soluzioni concrete per le esigenze della collettività.
L’Abruzzo, regione pilota per questo progetto innovativo, ha visto un’impennata delle richieste di passaporto, con un totale di 4.815 pratiche elaborate al 25 settembre.
La maggior parte di queste (4.206) proviene dai piccoli comuni, a conferma della rilevanza del servizio per le comunità rurali, spesso penalizzate dalla lontananza dai centri amministrativi.
I comuni di Alba Adriatica, Cepagatti, Sambuceto e Penne si sono distinti per l’alto numero di pratiche gestite, evidenziando l’importanza strategica degli uffici postali come punti di accesso privilegiati ai servizi pubblici.
L’estensione del servizio a Pescara, Chieti e Teramo, avvenuta nel dicembre 2024, ha ulteriormente ampliato la copertura territoriale, consentendo anche ai residenti dei centri più densamente popolati di usufruire di un servizio più rapido e accessibile.
Il progetto di digitalizzazione degli uffici postali, denominato Polis, rappresenta un investimento significativo per il futuro della rete postale abruzzese.
Entro il 2026, tutti gli uffici postali saranno rinnovati secondo il modello Polis, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza operativa, l’esperienza del cliente e la sostenibilità ambientale.
L’impegno a modernizzare gli uffici postali, unitamente all’ampliamento progressivo del servizio di rilascio dei passaporti, testimonia la volontà di costruire un sistema di servizi pubblici più vicino ai cittadini e in grado di rispondere alle loro esigenze in modo efficiente e inclusivo.
L’erogazione di passaporti nel piccolo comune di Carapelle Calvisio, con i suoi soli 78 abitanti, sottolinea l’impegno nel garantire servizi essenziali anche nelle aree più remote e marginali del territorio nazionale, contribuendo a ridurre le disuguaglianze e a promuovere lo sviluppo locale.
L’esperienza abruzzese, con l’ufficio postale di Ateleta, distante 115 km dal capoluogo, rappresenta un caso studio significativo sull’impatto della decentralizzazione dei servizi pubblici in contesti territoriali complessi.