Il premier Benyamin Netanyahu ha espresso con forza la sua contrarietà allo sciopero generale, definendolo una vergogna e criticando duramente i manifestanti che lo avevano sostenuto. Durante una riunione di governo, Netanyahu ha dichiarato che non avrebbe ceduto alle pressioni del ministro della Difesa Yoav Gallant per revocare la decisione di rimanere nell’asse di Filadelfia. Questa presa di posizione ha evidenziato le tensioni politiche presenti nel Paese e l’importanza delle scelte strategiche in un contesto delicato come quello attuale. Tuttavia, nonostante le polemiche e le divisioni interne al governo, lo sciopero è giunto alla sua conclusione, lasciando spazio a riflessioni sul futuro dell’azione politica e sociale in Israele.
Netanyahu critica sciopero generale: tensioni politiche in Israele
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