lunedì 29 Settembre 2025
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Genova

M5S Liguria: Ascolto diretto alle proteste studentesche a Genova

In un contesto di crescente tensione e polarizzazione, il MoVimento 5 Stelle Liguria ha intrapreso un’indagine diretta, un’azione che si discosta dall’eco passiva di resoconti sensazionalistici e dichiarazioni a distanza.

La visita al rettorato di via Balbi 5, luogo epicentro di recenti contestazioni studentesche, non è stata un mero atto formale, ma un’immersione nel cuore della questione, un tentativo di decostruire narrazioni preconcette e di ascoltare voci spesso marginalizzate.

L’assenza di danni significativi, in contrasto con le immagini e le accuse diffuse, suggerisce una necessità urgente di verifica indipendente e di un approccio critico nei confronti delle informazioni che circolano rapidamente nell’era digitale.

La possibilità di confrontarsi direttamente con i rappresentanti dei collettivi studenteschi, senza filtri o restrizioni, ha permesso di comprendere la natura pacifica e civile della protesta, un elemento cruciale spesso oscurato da generalizzazioni e semplificazioni eccessive.
Questa azione concreta rafforza la convinzione del MoVimento 5 Stelle: la criminalizzazione di giovani manifestanti, laddove il dissenso emerge come espressione di preoccupazioni legittime, risulta non solo ingiusta ma anche controproducente per il tessuto democratico.
Il diritto di protesta, sancito dalla Costituzione, non può essere soffocato da reazioni sproporzionate e da stigmatizzazioni indiscriminate.

In linea con questo principio, il MoVimento 5 Stelle sostiene la battaglia studentesca, auspicando un dialogo costruttivo e trasparente con l’Ateneo.

L’istituzione accademica è chiamata a risarcire un deficit di ascolto e di partecipazione, offrendo uno spazio di confronto aperto e inclusivo, dove le istanze degli studenti possano essere prese in seria considerazione.
L’appello all’interruzione della collaborazione con Israele rappresenta un atto di coerenza con i valori di pace, giustizia e solidarietà che dovrebbero permeare l’ambiente universitario.

Tale decisione, pur controversa, riflette una profonda riflessione sui principi etici che guidano l’azione dell’istituzione, proiettandola in un’ottica di responsabilità globale e di impegno per un mondo più equo e pacifico.

Il capogruppo regionale Stefano Giordano, partecipando alla conferenza stampa indetta dai collettivi, dimostra un impegno tangibile e una volontà di amplificare le voci studentesche, favorendo un dibattito pubblico costruttivo e contribuendo alla ricerca di soluzioni condivise, nell’interesse della comunità accademica e dell’intera Liguria.
L’iniziativa segna un momento di confronto diretto e di ascolto attivo, fondamentali per la salute della democrazia e per la costruzione di un futuro più giusto e sostenibile.

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