Il Ministero della Cultura ha garantito che nessun euro dei fondi statali è stato speso per la mancata consulenza alla consigliera per i Grandi Eventi. Inoltre, si è assicurato che la dottoressa Maria Rosaria Boccia non abbia avuto accesso a documenti riservati, in particolare quelli legati all’organizzazione del G7 Cultura. Queste misure sono state adottate per preservare l’integrità e la trasparenza delle attività ministeriali, evitando possibili controversie o critiche sulla gestione dei fondi pubblici e sulla sicurezza dei dati sensibili. La tutela della correttezza e dell’etica professionale rimane una priorità per il Ministero, che si impegna a garantire un ambiente di lavoro improntato alla legalità e al rispetto delle normative vigenti.
Integrità e trasparenza: nessun fondo pubblico speso per consulenze mancate
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