martedì 30 Settembre 2025
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Assoluzione piena a Spoleto: Del Savio libero, il terremoto al centro

Il Tribunale di Spoleto ha emesso una sentenza di assoluzione piena, con formula “il fatto non sussiste”, a favore di Maurizio Del Savio, ex direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Spello e Cannara.

La decisione, che conclude un’istruttoria giudiziaria iniziata a seguito degli eventi sismici che hanno devastato il centro Italia, segna una svolta significativa in una vicenda che ha inevitabilmente intersecato dinamiche istituzionali e vulnerabilità sociali.
La vicenda, legata alle immediate conseguenze del terremoto del 2016, ruotava attorno all’autorizzazione rilasciata dall’allora sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, per l’installazione di una struttura prefabbricata in legno, un container, destinato a consentire alla banca di continuare a erogare servizi finanziari essenziali alla comunità colpita dal sisma.
L’accusa, mossa dalla Procura, ipotizzava un illecito di corruzione, suggerendo che il favore istituzionale concesso da Alemanno fosse stato ricompensato con un trattamento privilegiato riservato allo stesso sindaco in termini di servizi bancari.
Tuttavia, il Tribunale, nella sua decisione, ha rigettato integralmente tale ricostruzione.
L’analisi dei fatti ha escluso qualsiasi elemento di prassi preferenziale a favore del sindaco Alemanno, smontando l’ipotesi di una compesa illecita.

Piuttosto, l’attenzione del Collegio giudicante si è concentrata sulla necessità di interpretare l’evento nel contesto di un’emergenza umanitaria, in cui la rapidità di intervento e la flessibilità amministrativa erano imperativi categorici.

Il Tribunale ha sottolineato che la banca avrebbe avuto la possibilità di operare in diverse sedi alternative, rendendo l’assegnazione del container una scelta pragmatica, dettata dall’urgenza, piuttosto che il risultato di un accordo corruttivo.

La sentenza rappresenta, quindi, non solo una vittoria per Maurizio Del Savio, ma anche una riflessione sulla delicatezza dei rapporti tra istituzioni in situazioni di crisi.

La Procura aveva cercato di individuare un atto corruttivo, ma il Tribunale ha privilegiato un’interpretazione che tiene conto del contesto sismico e delle esigenze immediate di supporto alla popolazione.
Lo studio legale Brunelli, difensore di Del Savio, ha espresso profonda soddisfazione per la decisione, definendola “lucida e serena” e sottolineando come la vicenda, inizialmente gravissima, si sia rivelata fondata su presupposti fragili e inesistenti.
La pronuncia suggella la conclusione di un capitolo complesso, auspicando che possa contribuire a ridare serenità alle persone coinvolte e a ricostruire un clima di fiducia nelle istituzioni.

La vicenda solleva interrogativi importanti sulla percezione della corruzione, anche in situazioni di emergenza, e sulla necessità di evitare generalizzazioni che possono danneggiare ingiustamente l’immagine di individui e organizzazioni.

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