La riforma delle concessioni balneari prevede una serie di punti chiave che mirano a garantire una transizione graduale e equa per tutti gli attori coinvolti nel settore. Tra le principali novità, si segnala l’estensione della validità delle attuali concessioni fino al settembre 2027, offrendo così una certezza temporale ai concessionari per pianificare il futuro dei loro investimenti. Inoltre, è previsto l’obbligo di avviare le gare entro il giugno 2027, al fine di favorire la concorrenza e garantire trasparenza nel processo di assegnazione delle nuove concessioni.Un altro punto fondamentale riguarda la durata delle nuove concessioni, che potranno variare da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni. Questo permetterà ai concessionari di ammortizzare gradualmente gli investimenti effettuati nel tempo, assicurando una certa stabilità economica nel lungo periodo. È inoltre previsto l’obbligo di assumere i lavoratori impiegati nella precedente concessione, che dipendevano da tale attività come principale fonte di reddito per sé e per le proprie famiglie.Per quanto riguarda l’uscita dei concessionari precedenti, è previsto un indennizzo a carico del concessionario subentrante pari al valore dei beni ancora non ammortizzati e all’equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni. Questo meccanismo garantisce una transizione equa tra vecchi e nuovi concessionari, evitando disparità economiche e tutelando gli interessi delle parti coinvolte.Infine, tra i criteri di valutazione delle offerte verrà preso in considerazione anche il fatto che il candidato sia stato titolare, nei cinque anni precedenti, di una concessione balneare quale principale fonte di reddito personale e familiare. Questo requisito mira a premiare la continuità nell’attività e a favorire coloro che hanno dimostrato competenza ed impegno nel settore balneare.
La riforma delle concessioni balneari per una transizione equa e graduale
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