Il settore della difesa, lungi dall’essere un mero strumento di potere, si configura sempre più come un motore cruciale per la crescita economica sostenibile e il progresso sociale, a patto di affrontare con determinazione le fratture interne che ne minano la credibilità e l’efficacia.
Come sottolineato dal Ministro della Difesa, Guido Crosetto, la polarizzazione ideologica e la mancanza di equità rappresentano gli ostacoli più significativi da superare, richiedendo un impegno costante per la salvaguardia dello stato di diritto e la tutela dei comportamenti corretti, sia a livello nazionale che internazionale.
In un contesto geopolitico sempre più complesso e volatile, l’Italia è chiamata a preservare una visione lucida e pragmatica, consolidando la propria forza e proiettando un messaggio di responsabilità e buon senso, basato su una “realpolitik” consapevole, ma mai rinnegante i valori fondanti della convivenza civile.
L’uso della forza deve essere concepito come strumento di difesa dei propri figli e del proprio futuro, non come pretesto per aggressioni o rivendicazioni territoriali.
Seafuture 2025, la fiera delle tecnologie marine per la difesa e la sicurezza, rappresenta un’occasione imperdibile per la riflessione e l’innovazione.
La presenza di ottanta delegazioni estere e di trecentosettanta aziende testimonia il crescente interesse globale per le soluzioni tecnologiche avanzate nel settore marittimo.
I quattromila incontri B2B previsti nei quattro giorni dell’evento si preannunciano un fertile terreno per la creazione di partnership strategiche e lo sviluppo di nuove opportunità di business.
Cristiana Pagni, presidente di Italian Blue Growth, esprime un desiderio profondamente umano: che le future generazioni siano risparmiate dalla barbarie della guerra.
Questo auspicio si traduce nella necessità di un Paese stabile e di forze armate efficienti, capaci di garantire la libertà di pensiero e il diritto al dissenso, pilastri fondamentali di una democrazia matura.
Le manifestazioni delle associazioni pacifiste e antimilitariste, pur contrapposte all’evento, riflettono la complessità del tema e la necessità di un dibattito pubblico aperto e costruttivo.
La Spezia, città strategicamente posizionata e storicamente legata al comparto industriale della difesa, incarna questo connubio tra tradizione e innovazione.
Il sindaco Pierluigi Peracchini evidenzia come il “sistema La Spezia” non si limiti alla produzione di armamenti, ma si distingua per la creazione di tecnologie avanzate, come testimonia la nascita del Polo nazionale della dimensione subacquea.
Marco Bucci, presidente di Regione Liguria, ribadisce l’impegno regionale a sostenere la “blue economy”, riconoscendone il potenziale di sviluppo economico e la sua importanza strategica per il futuro.
L’ammiraglio Enrico Credendino, capo di Stato Maggiore della Marina Militare, sottolinea il prestigio internazionale di Seafuture e il suo ruolo unico come fiera della difesa in Italia, offrendo un’opportunità straordinaria per creare nuove sinergie e sviluppare soluzioni innovative.
La possibilità di osservare direttamente l’arte di costruire le navi rappresenta un valore aggiunto per tutti i partecipanti, evidenziando l’eccellenza del know-how italiano nel settore.








