martedì 30 Settembre 2025
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Emilia-Romagna: corridoi umanitari per i bambini di Gaza, un faro di speranza.

L’Emilia-Romagna consolida il suo impegno umanitario, offrendo un faro di speranza per i bambini e i giovani palestinesi colpiti dal conflitto in Gaza, attraverso l’attivazione e il potenziamento di corridoi umanitari sanitari.

La recente accoglienza di una bambina di nove anni, affetta da una grave patologia cardiaca e giunta con la sua famiglia presso il reparto di cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna, è solo una testimonianza tangibile di un impegno radicato e continuativo.
Questo gesto, lungi dall’essere un’iniziativa isolata, si inserisce in un quadro più ampio di relazioni storiche profonde tra la regione e il popolo palestinese.
Un legame forgiato sulla convinzione che la diplomazia della solidarietà, la cooperazione internazionale e l’impegno per la pace rappresentino valori imprescindibili e pilastri fondamentali dell’identità istituzionale emiliano-romagnola.

La Giunta regionale ha recentemente approvato i risultati di un bando straordinario dedicato all’emergenza palestinese, parallelamente a programmi già in atto per sostenere la popolazione ucraina, dimostrando un approccio olistico e proattivo nella gestione delle crisi umanitarie.

Il bando, che ha visto la presentazione di sei progetti ritenuti ammissibili, destina circa 190.000 euro a iniziative cruciali, operanti sia in Cisgiordania che nella Striscia di Gaza, mirando a fornire assistenza integrata e mirata.

In Cisgiordania, il progetto promosso da Fondazione Avsi-Ets, focalizzato sulle aree di Nablus, Jenin e Betlemme, si propone di offrire un sostegno multidimensionale.

Questo include interventi psico-socioeducativi per 150 minori e 60 famiglie, fornendo al contempo risorse didattiche a 1.000 bambini, assistenza specialistica a 100 persone con disabilità e programmi di formazione mirata per operatori e insegnanti che operano all’interno dei campi profughi.

L’obiettivo primario è rafforzare la resilienza delle comunità e promuovere lo sviluppo sociale.

Nella Striscia di Gaza, il progetto “Semi di Speranza”, realizzato da EducAid, si concentra sull’assistenza ai minori sfollati, con e senza disabilità, traumatizzati dal conflitto e dalle distruzioni che hanno devastato le infrastrutture educative.
L’iniziativa prevede la creazione di tre spazi temporanei di apprendimento a Gaza City, Middle Area e Khan Younis, dove i bambini potranno ricevere supporto psicosociale e un’istruzione di base.
Il programma include assistenza specializzata per i bambini con disabilità e un percorso di formazione per 60 insegnanti, mirando a ricostruire un futuro educativo per le nuove generazioni.

L’impegno mira a curare le ferite del conflitto non solo attraverso l’assistenza medica, ma anche attraverso la ricostruzione di un tessuto sociale resiliente e la promozione della speranza per il futuro.

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