L’emergere di figure femminili di spicco nel panorama politico valdostano, in particolare all’interno dell’Union Valdotaine, apre scenari interessanti per la composizione della futura giunta regionale.
L’entusiasmo di Josette Borre, consigliera regionale neoeletta con un solido background amministrativo maturato in dieci anni nel Comune di Aosta, tra cui cinque come vicesindaca, riflette una speranza condivisa: vedere donne assumere ruoli di significativa responsabilità nell’esecutivo.
La performance elettorale di Speranza Girod, che si attesta al secondo posto assoluto con 3.004 voti – un risultato che la pone a distanza di sicurezza rispetto a molte altre candidate – alimenta ulteriormente questa prospettiva, suggerendo un forte consenso popolare che potrebbe tradursi in una presidenza regionale guidata da una donna.
Questa possibilità, sebbene ancora in fase di valutazione, sarebbe un segnale di profondo cambiamento e un’iniezione di dinamismo nel tessuto istituzionale valdostano.
Josette Borre sottolinea come il risultato elettorale rappresenti un riconoscimento del suo impegno civico e del lavoro svolto, non solo nel quinquennio da vicesindaca, ma anche nel decennio precedente.
Questa affermazione rivela una profonda consapevolezza del legame diretto tra la fiducia dei cittadini e la continuità dell’azione amministrativa.
L’importanza della legge elettorale, interpretata come uno strumento di sostegno alla rappresentanza femminile, è anch’essa un punto cruciale.
Borre precisa che non si tratta di un mero aiuto, ma di un sistema progettato per promuovere attivamente la partecipazione e l’affermazione delle donne in politica.
L’aumento della presenza femminile in consiglio regionale non è casuale, ma il risultato di una scelta politica consapevole, volta a correggere squilibri storici e a valorizzare il contributo femminile alla gestione della cosa pubblica.
Il risultato di Borre, attestandosi come seconda eletta nella zona di Aosta, denota un apprezzamento diffuso per la sua attività e la sua dedizione al territorio.
Questa solida base elettorale potrebbe tradursi in un ruolo di rilievo all’interno della futura giunta, contribuendo a definire le priorità e le strategie di sviluppo per la Valle d’Aosta.
L’esperienza accumulata e la capacità di ascolto, elementi fondamentali per la leadership politica, suggeriscono un futuro promettente per queste figure femminili, capaci di portare nuove prospettive e un approccio innovativo alla gestione della regione.