La visione di una Sardegna come polo scientifico di rilevanza globale si fa sempre più tangibile, con l’ampliamento del progetto Einstein Telescope che apre a una collaborazione con la Sassonia.
La Presidente della Regione, Alessandra Todde, ha guidato una Cabina di regia cruciale, un organismo di coordinamento che unisce le istituzioni locali – Giunta regionale, sindaci di Lula, Bitti, Onanì, Orune e Nuoro – con un ampio spettro di stakeholder: enti regionali, organizzazioni sindacali e datoriali, Comuni, Unioni e Comunità Montane.
L’incontro ha rappresentato un’occasione per tracciare lo stato di avanzamento del progetto e per delineare le prossime tappe, con particolare riferimento alla Conferenza di Servizi preliminare prevista per il 7 novembre, un momento decisivo per la definizione di protocolli e procedure.
L’esito finale sarà noto nel 2026, ma l’attenzione si concentra sulle iniziative concrete già in atto e su quelle pianificate, orientate a massimizzare l’impatto del progetto su scala territoriale.
La Presidente Todde ha sottolineato l’importanza di un approccio condiviso e coordinato, volto a garantire che le opportunità generate dall’Einstein Telescope – che si estendono dalla valorizzazione del patrimonio culturale sardo all’innovazione nei trasporti, al turismo e allo sviluppo economico locale – siano equamente distribuite e fruite da tutti i territori coinvolti.
Si tratta di un’ambizione che trascende la mera candidatura: il progetto si configura come motore di trasformazione per l’intera isola.
Il consulente regionale Raffaele Marras ha illustrato il percorso compiuto fino ad oggi, un mosaico di accordi e iniziative strategiche.
Tra queste spicca l’accordo di cooperazione scientifica con la Spagna, siglato nel luglio 2024, che pone le basi per un partenariato duraturo.
La creazione dell’Unità di Progetto, l’Accordo di Programma con i partner istituzionali, la costituzione del Comitato Promotore che coinvolge università ed enti di ricerca, la convenzione con il Consorzio GARR per l’accesso alla rete GARR-T e l’iniziativa di Sardegna Ricerche a supporto delle imprese nei settori tecnologici correlati all’Einstein Telescope, testimoniano l’impegno concreto profuso.
La promozione internazionale durante l’Expo di Osaka, la creazione di un Infopoint a Lula e di un polo espositivo scientifico a Nuoro, con la formazione di divulgatori universitari, rafforzano la visibilità del progetto e stimolano l’interesse a livello globale.
L’investimento regionale di 350 milioni di euro, affiancato dal Ministero dell’Università, dimostra la determinazione della Sardegna a giocare un ruolo di primo piano.
Ulteriori risorse sono state destinate alla ristrutturazione della Diga Minghetti, fondamentale per la gestione delle risorse idriche, e all’adeguamento della strada di accesso al Centro Ricerche ET SUnLab, un’area destinata a diventare un importante hub per la ricerca scientifica.
Un elemento cruciale emerso durante la Cabina di regia è che il progetto Einstein Telescope trascende il mero sito di Sos Enattos a Lula.
Si tratta di un’opportunità di sviluppo a 360 gradi per l’intera Sardegna, un’occasione per creare nuove competenze, attrarre investimenti e rafforzare l’identità scientifica dell’isola.
Esponenti delle associazioni di categoria, sindacati e rappresentanti del mondo imprenditoriale hanno espresso con chiarezza questa visione condivisa, sottolineando il potenziale trasformativo del progetto per il futuro dell’isola.
La visione di una Sardegna, leader nella ricerca scientifica avanzata, si prospetta non più come un sogno, ma come un obiettivo concreto e raggiungibile.