Dopo essere stato arrestato in Francia, Pavel Durov ha condiviso il suo primo messaggio pubblico sul canale Telegram, esprimendo stupore per il concetto che qualcuno possa essere ritenuto responsabile per crimini commessi da altri. Ha smentito categoricamente l’idea che la sua piattaforma di messaggistica sia un “paradiso anarchico”, definendo tali affermazioni come “assolutamente false”.Per l’imprenditore russo, accusare un amministratore delegato di crimini commessi da terzi rappresenta un approccio sbagliato. Con oltre 950 milioni di utenti in tutto il mondo, Durov ha riconosciuto che l’aumento dei numeri comporta crescenti disagi che facilitano ai criminali abusare della piattaforma. Per questo motivo, si è prefissato come obiettivo personale migliorare la situazione da questo punto di vista.Durov ha assicurato che sta affrontando internamente il problema e che verranno forniti ulteriori dettagli in futuro. L’obiettivo è rendere Telegram e l’intera industria dei social più sicuri e robusti per tutti gli utenti.
Pavel Durov difende Telegram: “Non un paradiso anarchico”
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