06 settembre 2024 – 09:01
Durante la mia ultima corsa mi sono reso conto di quanto fosse importante per me essere parte di quella competizione. Ho sentito un dolore improvviso che mi ha fatto capire che qualcosa non andava. Dopo aver consultato il dottor Marco Patacchini e aver riposato per tre giorni, ho capito che non sarei stato in grado di partecipare alla gara. È stata una decisione difficile da prendere, ma necessaria per salvaguardare la mia salute e il mio futuro. Non avrei potuto correre fino a La Thuile e rischiavo di compromettere la mia carriera sportiva.Nonostante la delusione, ho ammirato Franois DHaene e gli altri atleti che avrebbero preso parte alla competizione. Avrei voluto essere al loro fianco, supportarli e provare a dare il mio contributo. Il pensiero di non poter partecipare mi ha riempito di tristezza, ma ho accettato la situazione con dignità e rispetto.La risonanza magnetica ha confermato i miei timori: c’era qualcosa che non andava nel mio corpo. Fortunatamente i legamenti erano integri, ma il dolore persisteva. Mi sentivo come se non avessi mai corso prima d’ora, come se tutto quello che avevo fatto fino a quel momento si fosse cancellato.Guardando al futuro, so che ci saranno altre sfide da affrontare e altre gare da vincere. Non posso fare pronostici sulle prossime competizioni, ma so che darò il massimo per tornare più forte di prima. Franois DHaene merita il successo al Tor des Geants, così come tutta la Valle d’Aosta merita di essere celebrata per la sua bellezza e la sua storia.Anche se questa volta non sono riuscito a partecipare alla gara, rimarrò sempre grato per l’opportunità di fare parte di una comunità così speciale e dedicata allo sport dell’ultratrail. Spero un giorno di poter tornare a correre insieme a Franois e agli altri campioni umili e talentuosi che rendono queste competizioni così indimenticabili.