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domenica 26 Ottobre 2025

PNRR Molise: Scontro tra Regione e Commissari sulle Case di Comunità

Un’aspra contesa infiamma la gestione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destinati alle Case di Comunità in Molise, mettendo in luce profonde divergenze interpretative e accuse reciproche tra l’Assessorato regionale alla Sanità e la Struttura commissariale incaricata del monitoraggio.
Il fulcro della disputa ruota attorno all’attribuzione dei meriti per l’avvio sperimentale di queste strutture sanitarie, considerate un pilastro della riforma della medicina territoriale.
L’assessore regionale, Michele Iorio, ha inizialmente celebrato un risultato apparentemente positivo, sottolineando come il Molise si sia posizionato al vertice nazionale per l’utilizzo di tali fondi, secondo quanto rilevato dalla Fondazione Gimbe.
Questa affermazione, tuttavia, è stata prontamente contestata dai commissari Marco Bonamico e Ulisse Di Giacomo, i quali accusano l’assessore di diffondere informazioni distorte per appropriarsi di riconoscimenti che non gli spettano.
Secondo la ricostruzione dei commissari, l’avvio della sperimentazione delle Case di Comunità a Venafro, Larino e Campobasso è il frutto di un’iniziativa progettata e formalizzata dalla Struttura commissariale il 30 aprile 2024, e non il risultato di un’azione spontanea dell’assessorato regionale.

L’interferenza della Struttura commissariale, insediata a partire da settembre 2023, si è resa necessaria per superare ritardi significativi e una gestione carente da parte dell’azienda sanitaria locale, ente responsabile dell’attuazione dei progetti finanziati dal PNRR.
La documentazione interna alla Struttura commissariale rivela un impegno costante e proattivo per accelerare i processi decisionali, approvare atti amministrativi, promuovere incontri con i rappresentanti regionali e inviare ripetuti solleciti per il rispetto delle scadenze ministeriali.
La gravità della situazione, alimentata da un’inerzia che rischiava di compromettere l’accesso ai fondi europei e di causare danni irreparabili al sistema sanitario molisano, ha persino portato i commissari a considerare l’escalation legale, come ultima risorsa per garantire l’adempimento degli obblighi contrattuali.
La vicenda non si esaurisce in una semplice querelle di attribuzioni, ma solleva interrogativi più ampi sulla governance del PNRR a livello regionale, evidenziando la necessità di una maggiore trasparenza, coordinamento e responsabilità nella gestione dei fondi europei, per evitare sprechi, ritardi e, soprattutto, garantire che i benefici raggiungano effettivamente i cittadini.
L’episodio rappresenta un campanello d’allarme per l’intero sistema, invitando a una riflessione approfondita sulle dinamiche di potere e sulle relazioni tra istituzioni regionali e strutture di controllo, al fine di ottimizzare l’efficacia e l’efficienza nell’attuazione del Piano.

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