mercoledì 8 Ottobre 2025
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Milano, sciopero a parte: la metro funziona, disagi in superficie.

Nonostante l’agitazione nazionale indetta da CGIL e USB, incentrata sulla crisi umanitaria a Gaza e a sostegno dell’iniziativa Global Sumud Flotilla, la rete metropolitana di Milano garantisce la piena operatività delle sue cinque linee.
L’annuncio, diffuso dall’azienda trasporti, sottolinea come, pur in un contesto di disagi diffusi nel sistema di trasporto pubblico, la metropolitana mantenga la sua funzione vitale per la mobilità urbana.

La giornata è però contrassegnata da una serie di ripercussioni che interessano le linee di superficie, tram e autobus.

Le manifestazioni e i cortei, espressione del dissenso popolare, stanno generando variazioni nelle frequenze di transito e deviazioni di percorso, rendendo il servizio irregolare.

In particolare, la linea 2 della metropolitana, per ragioni operative legate alla gestione del flusso di passeggeri in un contesto di potenziale tensione, sospende temporaneamente la fermata di Lambrate.

Lo sciopero, che coinvolge altre componenti del sistema di trasporto pubblico, si articola in due blocchi temporali: il primo dalle 8:45 alle 15:00, il secondo dalle 18:00 fino al termine del servizio.
Questa articolazione mira a massimizzare l’impatto della protesta, pur cercando di minimizzare i disagi per la popolazione.
La decisione di mantenere operativa la metropolitana riflette una valutazione strategica volta a preservare un servizio essenziale per la città, un elemento cruciale per la continuità delle attività economiche e sociali, soprattutto in un giorno caratterizzato da un’elevata sensibilità politica e sociale.

La scelta evidenzia la complessità di bilanciare il diritto di manifestare e la necessità di garantire la fruibilità di servizi pubblici fondamentali.

L’iniziativa Global Sumud Flotilla, a cui lo sciopero intende dare sostegno, rappresenta una manifestazione di solidarietà verso la popolazione palestinese e un appello alla comunità internazionale affinché intervenga per porre fine alla violenza e promuovere una soluzione pacifica.
La partecipazione allo sciopero, pertanto, si configura come un atto di protesta e un tentativo di esercitare pressione sulle istituzioni.

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