venerdì 3 Ottobre 2025
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Comune di Bari

Puglia, maltempo: devastazione e appello a un nuovo modello di sviluppo

L’eccezionale ondata di maltempo che ha investito la Puglia ha lasciato un segno profondo nel tessuto agricolo e socio-economico della regione, manifestando con drammatica intensità le fragilità intrinseche del territorio.

Oltre ai danni materiali, con la tragica scomparsa di un uomo inghiottito dalla furia delle acque, l’evento sottolinea una crescente vulnerabilità climatica che richiede interventi urgenti e strutturali.
Il fenomeno, caratterizzato da temporali violenti, grandine di dimensioni ingenti e precipitazioni torrenziali, ha letteralmente devastato le campagne, in particolare nel Brindisino.
La perdita di raccolti, stimata in danni ingenti, si accompagna alla distruzione di infrastrutture primarie come i muretti a secco, elementi cruciali per la prevenzione dell’erosione del suolo e per la conservazione del paesaggio rurale.
La caduta degli olivi, una delle eccellenze agricole pugliesi, rappresenta una perdita non solo economica ma anche culturale.

Coldiretti Puglia, attraverso la sua rete di tecnici, ha avviato le prime valutazioni dei danni, evidenziando come la regione sia particolarmente esposta a eventi estremi.

L’associazione, in una prospettiva di lungimiranza, non si limita a denunciare l’emergenza, ma sollecita interventi di sistema.

Al di là dell’immediato sostegno alle imprese agricole, si rende imperativo un cambio di paradigma nella gestione del territorio.
La richiesta di un “consumo di suolo zero”, lungi dall’essere una mera formula politica, si configura come una condizione imprescindibile per la tutela delle aree agricole, spesso sacrificate a logiche di sviluppo urbanistico sconsiderato.

La legge, se approvata e correttamente applicata, dovrebbe contribuire a preservare la fertilità del suolo, arginando la dispersione di risorse preziose e mitigando il rischio idrogeologico.
Tuttavia, la mera regolamentazione non è sufficiente.

Si rende necessario un investimento massiccio in progetti di adeguamento idrogeologico, che prevedano la realizzazione di sistemi di drenaggio avanzati, opere di bioritenzione per favorire l’assorbimento delle acque piovane e ripristino di aree golenali, ormai spesso cementificate.

Questi interventi non solo attenuerebbero l’impatto dei temporali, ma ripristinerebbero anche la resilienza del territorio.

Parallelamente, è fondamentale rafforzare le misure assicurative collettive, rendendole accessibili e agevolate per le imprese agricole, al fine di garantire una copertura adeguata in caso di eventi avversi.

L’introduzione di incentivi fiscali e contributivi specifici, destinati alle aziende che adottano pratiche agricole sostenibili e misure di prevenzione del rischio, rappresenterebbe un ulteriore stimolo verso la resilienza.

La pioggia, intrinsecamente, è un elemento vitale per l’agricoltura, ma il suo benefico effetto si manifesta solo in presenza di precipitazioni costanti e non eccessivamente intense.

I temporali violenti, al contrario, rivelano una condizione di fragilità diffusa, acuita dalla presenza di un numero elevatissimo di comuni pugliesi, ben il 78% del totale, ad alto rischio idrogeologico.
Questa situazione drammatica impone un approccio integrato e proattivo, che coniughi la prevenzione, la mitigazione del rischio e la promozione di pratiche agricole sostenibili, per proteggere il futuro del territorio e delle comunità che lo abitano.
Il maltempo non è solo un evento atmosferico, ma un campanello d’allarme che richiede un cambio di rotta urgente e radicale.

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