Nel cuore di Perugia, al suggestivo Complesso di San Matteo degli Armeni, si è celebrata una cerimonia carica di significato: “Una Quercia per Laura”, un tributo a Laura Santi, figura di riferimento nella difesa del diritto all’autodeterminazione e alla libertà di scelta.
L’evento, promosso dall’associazione nazionale weTree e donato alla città, ha visto la partecipazione di esponenti istituzionali, familiari e sostenitori del pensiero di Laura Santi.
La quercia, simbolo di forza, resilienza e longevità, è stata scelta da weTree, un’organizzazione impegnata nella piantumazione di alberi in memoria di donne che si sono distinte per il loro contributo alla cultura, ai diritti e all’inclusione sociale.
Accanto all’albero è stata posizionata una targa che incide in modo permanente il messaggio che Laura Santi ha lasciato: un invito a difendere con coraggio e determinazione il diritto fondamentale di decidere del proprio percorso di vita, un principio che trascende ogni ideologia e si radica nella dignità umana.
Ilaria Borletti Buitoni, figura di spicco nel panorama politico e promotrice dell’iniziativa, ha ricordato l’importanza di un dibattito parlamentare informato e responsabile sulla questione del fine vita.
L’esperienza di Laura Santi, la sua capacità di comunicare con chiarezza e profondità, ha evidenziato come una legislazione inadeguata possa rappresentare un danno maggiore dell’assenza di una normativa specifica.
La quercia, in questo contesto, si erge a monito e a promessa: un impegno a perseguire leggi che tutelino la libertà individuale e l’autonomia decisionale.
La Sindaca Vittoria Ferdinandi ha sottolineato il valore della cerimonia come momento di riflessione e di interrogazione della coscienza collettiva.
Il Giardino dei Giusti, dove la quercia ha trovato il suo posto, è un luogo di memoria viva, dove la contemplazione della morte può illuminare il significato della vita.
La sfida ereditata da Laura Santi è quella di perseguire una legislazione equa, universalmente applicabile, che eviti disparità territoriali e riconosca la centralità della libertà di scelta.
Un’attenzione particolare è stata rivolta anche al sostegno dei caregiver, figure spesso invisibili, che svolgono un ruolo cruciale nell’assistenza a persone vulnerabili.
Stefano Massoli, marito di Laura Santi, ha espresso gratitudine per il gesto di weTree e ha ricordato il desiderio di Laura di ospitare il Congresso dell’Associazione Luca Coscioni in Umbria, un evento che celebra l’impegno civile e la lotta per i diritti.
Marco Cappato ha ribadito l’importanza di mantenere viva la memoria di Laura, non come un ricordo statico, ma come un motore di azione e di cambiamento.
Ha sottolineato come la diffusione della conoscenza dei diritti esistenti sia spesso ostacolata dalla mancanza di informazione e consapevolezza.
La cerimonia, con la sua simbologia profonda e il suo messaggio chiaro, consegna alla città un patrimonio inestimabile: una quercia che, nel tempo, custodirà l’eredità di Laura Santi, un inno alla libertà, all’autodeterminazione e alla responsabilità civile, invitando la comunità a interrogarsi costantemente sui propri valori e sul proprio impegno verso un futuro più giusto ed equo.
La quercia, quindi, non è solo un albero, ma un simbolo di speranza, un invito a coltivare il coraggio di scegliere e la consapevolezza di essere artefici del proprio destino.