Un’amara sorpresa ha segnato l’inizio del Gran Premio d’Indonesia, penultima tappa del Campionato Mondiale MotoGP, relegando la Ducati in una posizione inattesa.
Contrariamente alle aspettative, la vittoria della sessione di qualifiche è andata a Marco Bezzecchi, in sella alla sua Aprilia, che ha dimostrato una notevole competitività sul tracciato di Mandalika.
L’andamento delle qualifiche ha riservato un destino avverso alle Ducati, team tradizionalmente dominante nelle ultime stagioni.
Il campione del mondo in carica, Marc Márquez, ha faticato a trovare il ritmo, culminando in due cadute che lo hanno visto concludere solo undicesimo.
Anche Francesco Bagnaia, altro pilota di punta della casa di Borgo Panigale, ha mostrato evidenti difficoltà, piazzandosi al diciassettesimo posto, un risultato che solleva interrogativi sulla sua preparazione per la gara.
La performance deludente non si è limitata ai piloti ufficiali.
Anche le Ducati schierate dal team VR46, con Franco Morbidelli e Fabio Di Giannantonio, non sono riuscite ad emergere, occupando rispettivamente la dodicesima e la diciottesima posizione.
Questo risultato complessivo mette in luce un potenziale squilibrio nel panorama tecnico e strategico del motomondiale, suggerendo che l’Aprilia, e potenzialmente altri costruttori, potrebbero aver compiuto progressi significativi.
L’esito delle qualifiche accende un faro sulle possibili dinamiche della gara di domenica, con la Ducati chiamata a una profonda analisi delle proprie strategie e a una gestione impeccabile per cercare di recuperare terreno.
La sfida è ardua, considerando l’ottima performance di Bezzecchi e la necessità di superare numerosi avversari per riconquistare una posizione di rilievo.
La pressione è alta, e la gara si preannuncia come un banco di prova cruciale per la squadra italiana, che dovrà dimostrare resilienza e capacità di reazione di fronte a un risultato inatteso e potenzialmente significativo per l’esito del campionato.